Kaspersky: un marzo relativamente tranquillo per virus ed email

La classifica relativa al mese di marzo, inclusa la top 20 dei Paesi generatori di spam.

Come è tradizione, Kaspersky Lab presenta la Top 20 relativa al mese appena concluso dei virus presenti in rete e di quelli che si diffondono attraverso la posta elettronica.

Per quanto riguarda il mese di marzo, al primo posto si colloca il programma Virtumonde, appartenente alla famiglia Virtumonde.gen, della si osserva una discreta attività da quasi un anno. Longevo anche Virut.n, che il mese scorso occupava la sedicesima posizione ed era l’unico rappresentante di questa famiglia rimasto in classifica, che in marzo si è piazza al sesto posto.

Kaspersky segnala inoltre la comparsa due nuovi “autorun”, Worm.Win32.Autorun.byt e Virus.Win32.Autorun.abt che, oltre a riprodursi con rapidità, si dedicano alla sottrazione dei dati degli utenti.

Ecco, di seguito, la classifica, limitata alle prime dieci posizioni, tenendo presente che i primi 20 virus rappresentano solo il 16% di tutti i codici in circolazione:

not-a-virus:AdWare.Win32.Virtumonde.gen 4.32%
Email-Worm.Win32.Bagle.of – 1.21%
Trojan.Win32.Dialer.yz – 0.95%
not-a-virus:PSWTool.Win32.RAS.a – 0.82%
Email-Worm.Win32.Brontok.q – 0.81%
Virus.Win32.Virut.n – 0.79%
Trojan-Downloader.Win32.Bagle.jh – 0.71%
not-a-virus:AdWare.Win32.BHO.xq – 0.63%
Worm.Win32.AutoRun.byt. – 0.59%
Trojan.Win32.Delf.aam.- 0.46%

Per quanto riguarda i codici trasmessi via email, Kaspersky sottolinea una sostanziale stabilità rispetto al mese precedente: il mese di marzo si chiude senza new entry e con NetSky.q, e Mydoom.m ai primi due posti della classifica, rispettivamente con il 37,39 e il 9,75% di share. Curiosa, secondo Kaspersky, l’assenza di Trojan-Downloader Diehard, del quale negli ultimi cinque mesi si erano registrate oltre 150 varianti, tanto da far sospettare che qualcuno stesse preparando un’enorme botnet. Ora però le e-mail di Diehard hanno smesso di circolare: ci si chiede se la botnet sia stata creata o meno.

Infine, il report di Kaspersky contiene anche una classifica dei primi 20 paesi “focolai” di email infette. Usa, Cina, India, Corea e Gran Bretagna occupano i primi cinque posti, mentre l’Italia si posiziona al decimo posto con una quota del 2,53%.

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