Jovane: più flessibilità “sulle nuvole”

In occasione del TechDays-Wpc 2009, l’Ad di Microsoft offre la propria visione sulle nuove strategie relative all’offerta Azure

«La strategia che Microsoft sta definendo parte dalle nuvole ma poi arriva al mondo terreno» ha esordito Pietro Scott Jovane, amministratore delegato di Microsoft Italia, che ha inaugurato l’edizione 2009 del TechDays-Wpc con un tema poetico “L’It e le nuvole”.
Entrando nel merito della situazione economica che l’Italia sta vivendo, il manager ha affermato che alcuni ritengono si sia raggiunto il punto più basso della crisi, mentre molto probabilmente va visto come «un periodo di “nuova normalità”, un lungo deserto al quale noi tutti dovremo abituarci per i prossimi tre, quattro anni. Negli ultimi 18 mesi abbiamo osservato qual è stata la risposta del mercato alla crisi e in particolare uno studio di Banca d’Italia ha analizzato come le imprese hanno vissuto la complessità della crisi e le scelte che hanno fatto relativamente ai costi, al posizionamento sul mercato, alla necessità di aprirsi a nuove geografie, a nuovi processi aziendali per quanto riguarda l’attività di vendita, all’innovazione di prodotti e processi. È, quindi, emerso che la prima mossa è stata la riduzione dei costi, seguita dalla ricerca di nuovi mercati e segmenti e quindi dall’innovazione, un’ottima notizia questa, ma il punto è che la distanza con le primi due voci è abissale».

Bisogna quindi ragionare in una logica di nuova efficienza, introducendo nuove funzionalità It.
La risposta di Microsoft è sintetizzata in una serie di macro aree di prodotto e innovazione, i cui investimenti testimoniano come «la società abbia continuato a investire come sempre e più dei diretti competitor».
Nell’ambito della strategia della nuova efficienza per il mondo aziendale, il prodotto emblematico è Windows 7, che secondo Jovane consente risparmi annui da 111 a 191 dollari rispetto al sistema operativo precedente, mentre sul fronte del risparmi energetici le cifre si aggirano tra i 19 e 38 dollari annui. Gli investimenti su questo prodotto sono stati di 5,1 miliardi di dollari, per la Communication & Productivity sono stati spesi 7,6 miliardi, per l’area server di 2,2 miliardi, per Windows Mobile 6,5 miliardi.

Inoltre, si sentirà parlare sempre più di una logica che mette insieme tre schermi e la cloud: quello del telefonino, del pc e della Tv che nelle abitazioni diventerà sempre più interattiva. Tutto ciò sarà arricchito e reso più fruibile anche attraverso l’interazione con il cloud.
 
Ma che cosa intende Microsoft per cloud?
«Ci sono varie interpretazioni – ha osservato Jovane – e secondo la nostra chiave di lettura la cloud diventa un abilitatore là dove offre elasticità, che per l’utente finale si traduce nell’opportunità di compiere più scelte tecnologiche rispetto a quello che può fare oggi, e permette di avere più scalabilità e introdurre il pay per use. In questo contesto l’offerta di Windows Azure si posiziona come un application software a livello di infrastruttura e ad ognuna delle nostre offerte con logica on premise, abbiamo affiancato un’offerta cloud in perfetta parità. Per esempio a Sql Server 2008 corrisponde Sql Azure».

Quindi chi avrà l’esigenza di scalabilità ed elasticità per estendere anche temporariamente il proprio perimetro aziendale potrà attingere all’offerta Azure che da gennaio diventa commercialmente disponibile.
«Questa comparazione di soluzioni tra on premise e on demand – ha specificato Jovane – consente a chi in azienda deve fare delle scelte di ritrovarsi una cloud integrata rispetto alle tecnologie che ha già».
Un altro tema su cui si focalizzerà Microsoft è quello della sicurezza che è fondamentale, in particolare sui device, che sono sempre più connessi al cloud.
Per quanto riguarda Office 2010, nel ricordare che verrà rilasciato entro i prossimi 7 mesi, Jovane ha affermato che «rappresenta la visione degli screen molteplici con cui gli utenti si troveranno sempre più a operare in una logica di cloud. Office 2010 porta con sé un client ricco e la capacità di poter condividere documenti all’interno del server della propria organizzazione, mantenendo lo stesso grado di sicurezza su qualunque tipo di cloud ma in una logica di Software as a service».

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