Jds tagli per altri 7mila posti di lavoro dopo il crollo dell’utile

Il produttore di componenti ottici costretto a raddoppiare il peso della ristrutturazione dopo i deludenti risultati del trimestre.

Il costante calo dei volumi di fatturato dei componenti di rete ottica mette alle corde Jds Uniphase, costretta ad annunciare il raddoppio del numero di licenziamenti previsti a fronte di una trimestrale assai deludente. Il maggior costruttore indipendente di componentistica ottica ha inoltre deciso, come è accaduto a Nortel Networks pochi giorni fa, di derubricare dal bilancio una serie di asset derivanti da recenti acquisizioni. Il write-down ammonta a qualcosa come 44,8 miliardi di dollari e, anche se è stato messo a bilancio retroattivamente nel trimestre che si è chiuso il 31 marzo, lascia Jds con un buco di oltre 50 miliardi di dollari (115mila miliardi di lire), per l’anno fiscale terminato il 30 giugno scorso. Jds e Nortel sono solo alcuni dei nomi di grandi aziende costrette a una pesante rivalutazione di beni che hanno drammaticamente perso valore negli ultimi mesi, dopo che i loro acquirenti avevano sborsato somme artificialmente gonfiate per assicurarsene il controllo. La perdita pro-forma per il quarto trimestre, per Jds, ammonta a 477 milioni di dollari e la quota di licenziamenti passa a 16.000 dopo i 9.000 già avviati.

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