Java tenta il salto dall’informatica aziendale agli oggetti della casa

Alla prossima JavaOne Developer Conference di San Francisco, JavaSoft produrr` un piano di sviluppo del proprio linguaggio che dovrebbe portarlo a funzionare su vari tipi di dispositivi anche non informatici.

I piani di sviluppo di Java rendono ormai del tutto esplicito il desiderio
di Sun di rendere il proprio linguaggio una base universale per la gestione
di prodotti che vanno dai computer aziendali ai dispositivi elettronici e
non di uso domestico. JavaSoft, la divisione che segue gli sviluppi nel
settore, delineerà la strategia evolutiva nel corso della JavaOne Develope
r
Conference, in programma a San Francisco la prossima settimana.
Sulla parte "superiore" della lista troviamo una nuova versione della Java
Virtual Machine (Jvm), destinata al mondo enterprise e abbinata con novità
sul fronte delle Api e della sicurezza. La nuova Jvm includerà la
tecnologia HotSpot, acquisita di recente da LongView Technologies, che
servirà per compilare dinamicamente il codice binario nel codice macchina,
in modo da avere migliori prestazioni e consentire alle applicazioni Java
di essere eseguite a velocità simili a quelle di programmi scritti in C o
C++ per piattaforme specifiche.
A ciò si aggiungerà l’arrivo della libreria dinamica Jdk 1.1 Win32, che
servirà a JavaSoft soprattutto per evitare che Microsoft rimanga il solo
fornitore di Java su Wondows. Bundle dello stesso tipo dovrebbero essere
creati anche per Os/2 e Mac Os. Disponibile sarà anche l’Enterprise
Platform for Java, un nuovo ambiente server che si rivolge a partner che
vogliano creare Transaction e Messaging Api, Java Beans e Servelet per
applicazioni di medio livello su Java. Al lavoro su questo fronte ci sono
già Ibm, Oracle, Sybase, Baan, Informix, Tandem e Lotus.
Sul fronte della sicurezza è atteso il rilascio di Crypto Toolkit, un
prodotto che servirà a creare applicazioni più affidabili, scrivendo
singole Api. Queste applicazioni possono accedere a motori crittografici
senza sapere nulla delle sue funzioni.
Java sarà in futuro suddiviso in quattro categorie applicative; ovvero
Personal, Embedded, Smart Card e General Purpose. La prima include una
versione leggera del runtime, un subset della attuali Api e una versione
ridotta dell’Abstract Windowing Toolkit. Il tutto ha lo scopo di rendere
visibili le apple Java anche su piccoli display, per impieghi su
dispositivi di informatica profesionale, come smart phone o Pda, ma anche
di altro genere, come le rilevazioni satellitari per le auto o i device
WebTop. Embedded Java, invece, è un subset di Personal Java ricavato per
funzionare su apparecchiature office, come copiatrici, telefoni
tradizionali o stampanti.
Java Smart Card è un ampliamento di un esistente progetto per integrare il
linguaggio nelle smart card, grazie anche a un accordo specifico con gli
specialisti di GemPlus. General Purpose Java, infine, conterrà sia la
versione desktop che quella server del linguaggio.

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