Jaspersoft: dove crescono i big data

Sempre forte la domanda per i document store guidati da MongoDb.

Jaspersoft ha rilasciato le metriche relative al secondo trimestre 2012 per il Jaspersoft Big Data Index, indice che misura la domanda delle sorgenti di dati più popolari per memorizzare, analizzare e visualizzare big data.

L’indice si basa sul numero totale di download di connettori nativi da JasperForge, il sito Web open source, focalizzato sulla community di Jaspersoft.
Tiene traccia del numero più ampio di ambienti NoSql e big data, compresi Hadoop Hive, Hadoop HBase, MongoDb, DataStax Cassandra, Riak, Red Hat Infinispan, Neo4J, Redis, CouchDb, VoltDb e altri.

Per il Ceo di Jaspersoft, Brian Gentile «molti ambienti NoSql sono diventati popolari per il reporting e l’analisi big data. Le aziende oggi hanno l’opportunità di imparare di più circa le proprie operazioni e prestazioni, attraverso l’analisi dei flussi di dati che erano troppo grandi o troppo complessi da elaborare solo un paio di anni fa. Il momento dei download Big Data ci dice che più aziende stanno riconoscendo questa opportunità e ne stanno traendo vantaggio».

Nel dettaglio, i download big data crescono del 92% nel 2012 rispetto al 2011. Dall’inizio dell’anno sono stati scaricati oltre 10.000 i connettori.
A partire da gennaio 2011 gli store di documenti hanno ottenuto la domanda più importante, con il 58% dei download.
Gli store key-value e i cloni Big Table sono al secondo posto, con il 20% e il 19% della domanda, rispettivamente.

Nel 2012 i document store hanno ricevuto oltre il 70% della domanda.
MongoDb è il top performer di questo gruppo.

Cassandra di DataStax è cresciuto di quasi il 100% solo nel maggio del 2012.
Il tasso di download di Hadoop Hive mostra una richiesta costante e continua dal 2011 al 2012.

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