“Italia&turismo” porta 1,6 miliardi alle Pmi

Presentato ieri un progetto del governo al quale partecipano i principali istituti bancari

“Italia & Turismo” porta alle aziende del comparto 1,6 miliardi di euro che, secondo quanto dichiarato da Silvio Berlusconi a “Porta a Porta”, potrebbero anche diventare due miliardi.


Il progetto che punta a un “rafforzamento competitivo strutturale del turismo italiano, un’attività produttiva che riguarda quasi 3 milioni di addetti ed una quota del Pil nazionale superiore al 10%” è stato presentato ieri dal presidente del consiglio e dal neo ministro al Turismo Michela Vittoria Brambilla che hanno sottolineato come l’obiettivo sia il raddoppio dell’incidenza del turismo sul Pil aumentando “la percentuale di riempimento degli alberghi che ora è a livelli risibili”.

Mentre si sono perse le tracce della nuova versione di Italia.it, il governo ha coinvolto associazioni di categoria, Consorzi Confidi oltre a istituti di credito come Intesa SanPaolo, Unicredit, Banco Popolare, Banca Popolare Milano e Banca Popolare Sondrio, in questa iniziativa che prevede condizioni economiche del credito con tasso Ribs e Euribor 1/3/6 mesi base 360, maggiorato di uno spread che, in ogni caso partirà da 1,0 punti percentuali mentre lo spread massimo non potrà superare il 2,5%, determinato di volta in volta in relazione alla tipologia di intervento, alla durata e al rating della clientela. Oltre a questo si parla di tempi certi di risposta ed evasione delle istruttorie di finanziamento, supporto operativo allo sviluppo anche commerciale e altri servizi aggiuntivi.


Considerato l’obiettivo del rafforzamento strutturale del settore del turismo, il protocollo di intesa prevede il contributo delle banche non solo attraverso il sostegno creditizio, ma anche con “progetti pilota” finalizzati ad accompagnare le micro e piccole imprese del settore in un percorso di cambiamento.


I beneficiari dell’iniziativa, che secondo il presidente di Federalberghi Bernabò Bocca, rappresenta un primo importante segnale di attenzione per il settore, sono tutte le imprese del turismo (compresi agriturismi, campeggi, villaggi turistici, ecc.), potranno utilizzare i soldi per processi di aggregazione, valorizzazione commerciale, rinnovamento macchinari e impianti, ricambio generazionale, risparmio energetico e per investimenti pubblicitari.


A seconda della Banca impegnata nel Progetto, non c’è limite per l’importo minimo, mentre si arriva al massimo a 500.000 euro per le operazioni chirografarie, 2.000.000 per quelle ipotecarie o a un valore pari all’80% del programma di investimenti da realizzare (Iva esclusa), senza alcun limite di importo massimo.


Il finanziamento è erogabile con una durata compresa tra un minimo di 6 mesi e fino a un massimo di 20 anni e la durata può essere comprensiva di un periodo di preammortamento (rate di soli interessi).


Le rate saranno mensili, trimestrali, semestrali con possibilità di prevedere persino il rimborso annuo del capitale per far fronte ad esigenze di stagionalità, mentre le spese vano da 0 a 0,25% sull’importo del finanziamento richiesto con un minimo di 100 euro, o pari al 50% dei costi standard della banca.


L’annuncio del governo, arriva a pochi giorni di distanza dalla pubblicazione dei dati di una indagine di Confcommercio secondo la quale sei Pmi su dieci segnalano un peggioramento dell’andamento del turismo e della propria situazione economica. L’indagine stima che per il 67,2% delle Pmi del turismo la situazione economica è peggiorata nei primi cinque mesi dell’anno rispetto al secondo seme stre del 2008. Il 71,2% rimane però fiducioso.

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