Italia&turismo: cresce il plafond per le Pmi

Il ministro Michela Vittoria Brambilla annuncia la partecipazione di altri istituti di credito

Il progetto “Italia & Turismo” avviato in giugno amplia il proprio budget che sfiora i tre miliardi di euro. In una conferenza stampa a Palazzo Chigi, il ministro Michela Vittoria Brambilla ha annunciato che all’iniziale plafond di 1,6 miliardi si aggiungono ulteriori 1,185 miliardi di euro (rispettivamente, 500 mln di Monte dei Paschi di Siena, 500 mln di Bnl e 185 milioni di Banca Popolare dell’Emilia Romagna).


Dell’iniziativa facevano già parte cinque gruppi bancari: Banca Intesa San Paolo con 600 mln, Unicredit con 500 mln, Banco Popolare con 200 mln, Banca Popolare di Milano con 200 mln, Banca Popolare di Sondrio con 100 mln.


L’apertura delle linee di credito si rivolge all’intera filiera produttiva: imprese ricettive, campeggi, ristoranti, agenzie di viaggio, stabilimenti balneari ed ogni altro tipo di soggetto economico attivo nel settore turistico.


I prodotti finanziari proposti sono caratterizzati dall’assenza di un importo minimo erogabile, propongono operazioni chirografiche di grande flessibilità o di tipo ipotecario per un valore anche pari all’100% del progetto di investimenti da realizzare (Iva esclusa) senza alcun limite di importo massimo.



I finanziamenti sono concessi con una durata compresa fra un minimo di 6 mesi ed un massimo di 20 anni e sono offerti, a seconda della banca impegnata nel progetto, a un tasso Ribs e Euribor (1/3/6 mesi base 360) maggiorato di uno spread che in ogni caso partirà dallo 0,6% per i clienti a migliore rating e non supererà il 2,5% per le classi di rischio elevato. Per alcune banche, inoltre, il finanziamento dei progetti verrà assicurato attraverso i fondi erogati dalla Bei, permettendo così, oltre all’assistenza delle garanzie Confidi, di ottenere spread più competitivi.


Per quel che riguarda la periodicità, sono previste rate mensili, trimestrali e semestrali con la possibilità di prevedere anche il rimborso annuo del capitale per far fronte ad esigenze di stagionalità.



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