Italia secondo mercato per Econocom

Con il 12% del fatturato globale il nostro Paese segue la Francia.

Sono in controtendenza rispetto al mercato It i risultati nazionali del gruppo Econocom preannunciati oggi.

La multinazionale di gestione delle infrastrutture Ict ha riferito di aver registrato un fatturato globale in crescita con particolare riferimento al mercato italiano, che nel 2012 si pone alla seconda posizione per entità e volume dopo quello francese, con il 12% del fatturato globale.

La crescita del fatturato di Econocom relativo all’Europa del Sud è passato dal 9% del 2009, al terzo posto dopo Francia (49%) e Benelux (40%), al 16% nel 2010, al 18% del 2011. Per il 2012 la percentuale relativa all’Europa meridionale è complessivamente del 18% contro il 14% del Benelux e il 58% della Francia.

In termini numerici: dai 158,941 milioni di euro del 2010 il fatturato relativo all’Europa meridionale è salito a 288,154 milioni di euro (207 milioni di euro dei quali riferiti all’Italia) nel 2011 e ulteriori prospettive di crescita evidenziate per il 2012.

Il trend registrato dall’Italia segue di pari passo lo sviluppo complessivo del Gruppo Econocom, che ha confermato gli obiettivi con un fatturato globale in aumento e risultato operativo superiore a 74,1 milioni di euro, in crescita dell’11% rispetto al 2011.

Incremento anche per il risultato netto, più che raddoppiato rispetto al 2011: 47,4 milioni di euro rispetto ai 21,5 dell’anno precedente.
Il beneficio netto per azione è aumentato a 0,51 euro, in crescita di più del 120% in un anno.
Econocom generato una capacità di autofinanziamento di 86,1 milioni di euro, in crescita del 45% rispetto all’anno precedente.

Econocom in Italia ha 7 sedi, 230 dipendenti, 13 agenzie e 17 centri tecnici. Gestisce più di 1.000 server tramite assistenza remota. Tra i clienti ci sono L’Oreal, Bticino, Coin, Thales (con 45.000 postazioni gestite per una diminuzione del costo infrastrutture del 30% e delle spese gestionali del 25%), Gdf Suez (con 13.000 computer e laptop gestiti, 2.950 stampanti e 13.500 chiamate annuali per assistenza tecnica).

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