Italia quarta nel phishing

I dati di Rsa relativi ai primi mesi dell’anno

Sono stati pubblicati nei giorni scorsi i dati relativi ai primi tre mesi dell’anno sulle frodi on line, in base alle analisi effettuate dall’Anti-Fraud Command Center di Rsa.

Dati non positivi che evidenziano come le frodi online colpiscano in media una ventina di nuovi istituti finanziari al mese per un totale di circa 180 soggetti attaccati mensilmente. Lo scorso anno gli attacchi si attestavano intorno ai 150/160.

Al primo posto, tra i Paesi colpiti, sono sempre gli Stati Uniti, con il 59% degli attacchi, seguiti dal Regno Unito, stabile al 12%. Terzo posto per il Canada, con il 6% e quarta posizione, non certo onorevole, per l’Italia, che si “aggiudica” il 5% degli attacchi.

Interessante, è la valutazione economica delle azioni di phishing e pharming: nei soli Stati Uniti, nel periodo settembre 2006-giugno2007, il business delle frodi online si è attestato a 3,2 miliardi i dollari. Un giro d’affari non destinato a ridursi, almeno nel medio periodo.

Per quanto riguarda la sola Italia, gli attacchi di phishing si aggirano intorno alle 1000 unità al mese e hanno come obiettivo principale gli Istituti di Credito. Il nostro Paese non figura invece nella lista dei primi dieci Paesi che ospitano siti clone.
 
Nel corso di quest’anno, secondo Rsa, dovrebbe continuare la tendenza all’esecuzione di attacchi basati su Botnet.
Continua a perdurare e a crescere anche l’uso di phishing kit che contengono script Php, il cui codice risulta illeggibile e offuscato perché è stato codificato con il supporto di esperti in tema di sicurezza.
Infine, sempre in crescita è l’utilizzo di variazioni multiple del medesimo Url utilizzato per lo spam, così da aggirare i filtri antispam.

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