Italia, Paese delle micro imprese

L’Istat rivela che il 94,7% delle aziende ha meno di 10 dipendenti, occupa il 47,2% degli addetti e crea il 33,3% del valore aggiunto. Le realtà con più di 250 dipendenti sono 3.508. Ecco la fotografia completa del panorama nazionale.

Nel 2008
erano attive 4.434.823 imprese dell’industria e dei servizi di mercato, le
quali occupavano circa 17,3 milioni di addetti, di cui 11,6 milioni di
dipendenti, e realizzavano un valore aggiunto complessivo di circa 714 miliardi
di euro.

Lo ha reso noto l’Istat la quale ha anche confermato che la struttura produttiva italiana continua a essere
caratterizzata da una larga presenza di microimprese (con meno di dieci
addetti), le quali rappresentano il 94,7 per cento delle imprese attive, il
47,2 per cento degli addetti e il 33,3 per cento del valore aggiunto. Il 64,5
per cento dell’occupazione è costituita da lavoro indipendente.

Le grandi imprese
(con almeno 250 addetti) ammontano, invece, a 3.508 unità e pesano per il 18,6
per cento degli addetti e il 28,7 per cento del valore aggiunto complessivi. La
dimensione media delle imprese risulta, pertanto, estremamente bassa, pari a
3,9 addetti. Per quanto riguarda invece i principali
indicatori economici, il valore
aggiunto per addetto è pari a 41,3 mila euro, il costo del lavoro per
dipendente è di 32,9 mila euro, la retribuzione lorda per dipendente ammonta a
23,6 mila euro e l’incidenza dei profitti lordi sul valore aggiunto è del 27,0
per cento.

Nella struttura produttiva nazionale
il settore dei servizi di mercato prevale nettamente sugli altri comparti in
termini di imprese attive (75 per cento), addetti (61,2 per cento) e
contributo alla creazione di valore aggiunto (54,0 per cento). L’industria in
senso stretto rappresenta il 10,7 per cento delle imprese, il 27,2 per cento
degli addetti e il 34,6 per cento del valore aggiunto, mentre nel settore delle
costruzioni si concentrano il 14,3 per cento delle imprese, l’11,6 per cento
degli addetti e l’11,4 per cento del valore aggiunto.

In particolare, nell’industria in
senso stretto le imprese attive sono circa 473 mila; assorbono 4,7 milioni di
addetti, in larga maggioranza dipendenti (4 milioni, pari al 34,5 per cento dei
dipendenti complessivi) e realizzano circa 247 miliardi di euro di valore
aggiunto (52,6 mila euro il valore aggiunto per addetto). La dimensione media
delle imprese è di 9,9 addetti. Sotto il profilo dimensionale, il 37,4 per
cento del valore aggiunto è realizzato dalle imprese con 250 addetti e oltre,
che assorbono il 24,4 per cento degli addetti. Nelle medie imprese
(50-249 addetti) il contributo alla creazione di valore aggiunto è pari al 24,5
per cento, mentre il contributo occupazionale delle microimprese è del 23,1 per
cento. Gli investimenti per addetto nell’industria ammontano a
10,8 mila euro, di cui 19,5 mila euro nelle grandi imprese, che realizzano il
44,3 per cento degli investimenti complessivi del settore.

Nelle costruzioni sono attive 635
mila imprese, che danno occupazione a due milioni di addetti, di cui 1,2
milioni di dipendenti; il valore aggiunto è di 81,2 miliardi di euro (40,4 mila
euro il valore aggiunto per addetto). La dimensione media delle imprese è di
3,2 addetti; ciò dipende dalla consistente presenza di microimprese (94,6 per
cento del totale settoriale), che contribuiscono per il 59,1 per cento alla
creazione del valore aggiunto e per il 63,3 per cento
all’occupazione del settore.

Le imprese dei servizi destinabili
alla vendita sono circa 3,3 milioni; esse assorbono 10,6 milioni di addetti,
con un numero di addetti per impresa pari a 3,2 (valore inferiore al dato medio
nazionale), e realizzano circa 385 miliardi di euro di valore aggiunto. Il
valore aggiunto per addetto è pari a 36,4 mila euro
(rispettivamente 27,4 mila euro nelle microimprese e 53,9 mila euro nelle
grandi). Le microimprese, pur costituendo il 96,6 per cento delle imprese del
settore, contribuiscono per il 41,3 per cento alla creazione di valore
aggiunto, mentre le grandi imprese, che rappresentano appena lo 0,1 per cento
delle imprese del comparto, realizzano il 28,1 per cento del valore aggiunto.
Gli investimenti per addetto sono pari, in media, a 6,6 mila euro, con la
fascia dimensionale delle micro e delle grandi imprese che partecipano alla
realizzazione degli investimenti complessivi del settore rispettivamente per il
38,8 per cento e 32,9 per cento.

L’Istat ha anche preso in
considerazione sia la fascia dimensionale sia il macrosettore economico in cui
le imprese operano e i risultati hanno mostrato che il contributo maggiore alla
creazione del valore aggiunto totale proviene dalle microimprese dei servizi (22,3
per cento), seguite dalle grandi imprese dei servizi (15,2 per cento) e da
quelle dell’industria (13 per cento).

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