Iptv in Europa: fatturato non garantito

Crescita, prevede Gartner. Ma per giri d’affari solidi e consistenti non è ancora tempo. Servizi tradizionali e Pay Tv giocano un ruolo ancora troppo forte.

Saranno 3,3 milioni gli abbonati ai servizi di Iptv in Europa Occidentale
alla fine di quest’anno e cresceranno progressivamente fino a toccare quota 16,7
milioni entro i prossimi quattro anni.

Sono questi i
dati più significativi di uno studio presentato nella giornata di ieri da
Gartner sullo sviluppo dell’Iptv.


Cifre, tuttavia, solo apparentemente

incoraggianti, sostiene la società: malgrado
il crescente interesse da parte degli utenti, Gartner sostiene che ci vorrà
tempo perchè l’Iptv si trasformi in fonte di fatturato per i carrier.


Per poter competere adeguatamente con i più consolidati servizi di Pay Tv e di tv tradizionale, i carrier dovranno puntare sul prezzo basso e sui bundle, con l’obiettivo di incentivare l’adozione.
Cosa, che, necessariamente, limiterà il giro d’affari,
stimato nell’ordine dei 336 milioni di euro per quest’anno e non oltre i 3
miliardi nel 2010.


In
ogni caso, è la raccomandazione dell’analista

, gli operatori non possono permettersi di attendere troppo sperando di cogliere l’onda solo nel momento favorevole.
L’IpTv non deve essere intesa come un unico servizio, ma
come piattaforma sulla quale si possono innestare molti servizi di natura
differente. E per poter giocare un ruolo in questo scenario, i player devono
impegnarsi subito, per creare un terreno solido per il futuro.

Tra i singoli
Paesi

, il più avanzato risulta e continuerà essere la Francia, che alla fine di quest’anno di fatto peserà per circa la metà sul mercato complessivo. Un spinta generata dall’aggressività con la quale gli operatori si stanno muovendo e dal livello di competitività già garantito.

Pochissimi gli abbonati attuali in Gran Bretagna: 75.000
secondo Gartner, con la prospettiva di raggiungere 1,9 milioni entro il 2010.
Non sono comunque risultati esaltanti: Sky e la Pay Tv hanno un ruolo troppo
marcato nel Paese per essere scalzati con decisione dall’IpTv.


Infine, la Germania
rappresenta un mercato

a basso potenziale, a causa della buona qualità dei servizi televisivi gratuiti.
Nondimeno, i recenti
accordi stipulati da Deutsche Telekom anche con Microsoft potrebbero
rappresentare un buon incentivo per convincere gli utenti, abituati alla
gratuità del servizio, a pagare un abbonamento per servizi che devono –
necessariamente – essere innovativi.

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