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Come cambia l’IoT cellulare in vista del 5G

Ericsson anticipa il futuro dell’IoT cellulare con il varo di nuove soluzioni che consentiranno agli operatori mobili di raggiungere una parte più ampia del mercato IoT con casi d’uso che vanno dall’automotive al manifatturiero.

L’evoluzione dell’IoT cellulare secondo Ericsson avviene all’interno di quattro segmenti di mercato: Massive IoT, Critical IoT, e i nuovi Broadband IoT e Industrial Automation IoT.

Il Broadband IoT permette di sfruttare il potenziale della banda larga mobile per l’IoT con una maggiore velocità di trasmissione dei dati e tempi di latenza inferiori rispetto al Massive IoT.

L’Industrial Automation IoT, invece, abilita applicazioni avanzate di automazione industriale caratterizzate da requisiti di connettività altamente esigenti.

Secondo l’Ericsson Mobility Report, il numero di connessioni IoT cellulari dovrebbe raggiungere i 4,1 miliardi nel 2024, con un tasso di crescita annuale del 27%.

In linea con la propria visione di IoT cellulare, Ericsson lancerà nuove funzioni avanzate per Massive IoT e nuove soluzioni per Broadband IoT. U

n esempio di funzione avanzata per Massive IoT è NB-IoT Extended Cell Range 100 km, che estende il limite standard del segnale da 40km a 100 km semplicemente tramite aggiornamenti software, senza modificare i dispositivi NB-IoT esistenti.

Questa funzione apre opportunità per l’estensione della connettività IoT anche nelle aree rurali e più remote, di cui possono avvantaggiarsi, in particolare, i settori della logistica, dell’agricoltura e del monitoraggio ambientale. Ericsson ha implementato le connessioni dati NB-IoT fino a 100 km insieme a Telstra e DISH.

NB-IoT ha un raggio di estensione di 100km; capacità di throughput più elevata per Cat-M1 e per NB-IoT; capacità di rete migliorata per NB-IoT; migliore posizionamento del dispositivo per Cat-M1 e NB-IoT; maggiore mobilità di Cat-M1; supporto di celle più piccole per NB-IoT.

Le soluzioni Broadband IoT lanciate includono il rilevamento e il controllo da remoto dei droni, lo slicing della rete radio access network (RAN), l’Advanced Subscriber Group Handling e il Multi-Gigabit LTE per la connessione dati a 2 Gbps con una latenza di circa 10 millisecondi.

Le nuove soluzioni permetteranno di ampliare notevolmente la gamma di use case possibili nel settore automotive, in quello dei droni, della realtà virtuale e aumentata, dei dispositivi indossabili, nello smart manufacturing e nelle smart utility.

IoT cellulare in evoluzione

Il concetto di evoluzione espresso da Ericsson descrive il modo in cui l’IoT cellulare può passare dai casi di utilizzo più elementari tramite Massive IoT, come la tracciabilità degli asset e lo smart metering, a casi d’uso sempre più sofisticati abilitati dal Broadband IoT (come l’infotainment nelle automobili, la realtà virtuale e aumentata, i droni e i dispositivi indossabili più sofisticati), dal Critical IoT (utilizzato, ad esempio, per i veicoli autonomi) e dall’Industrial Automation IoT (come la robotica collaborativa nel manufacturing).

Questo approccio graduale permetterà ai service provider di rendere le funzionalità di IoT cellulare perfettamente aderenti ai casi di utilizzo attuali e futuri, mentre continuano a migliorare le reti LTE per prepararsi al 5G.

Con l’uso efficace di tecniche come il network slicing, i service provider possono supportare tutti e quattro i segmenti in un’unica rete, in modo da ottimizzare le risorse e sfruttare nuove opportunità di investimento all’interno dei vari settori.

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