Iona Orbix E2A Asp arriva a quota 6.0

La società irlandese ha aggiornato la piattaforma di sviluppo e deployment di applicazioni distribuite. I miglioramenti sono soprattutto nell’ottica della sicurezza di accesso e condivisione dei sistemi informativi e dei servizi Internet.

 


Iona aggiorna la sua soluzione di integrazione applicativa con il rilascio della nuova release di Orbix E2A (End to Anywhere). La società irlandese offre sostanzialmente due linee di prodotto, che si rivolgono al tradizionale mercato dell’integrazione applicativa (Eai), con la soluzione pacchettizzata Iona Enterprise Integrator, e allo sviluppo, con l’architettura Asp (Application Server Platform). Di recente, la società ha presentato la versione 6.0 di Orbix E2A Asp, la piattaforma di sviluppo e deployment di applicazioni distribuite in ambienti Corba, Java, J2Ee e Web service. L’idea è di garantire una serie di servizi in grado di aiutare gli sviluppatori ad armonizzare le diverse tecnologie utilizzate in azienda. La società ha deciso di investire massicciamente sulle tecnologie di supporto a quella che viene definita la "Webification", ovvero il porting online delle applicazioni che risiedono sul back end aziendale. Di recente è stata, infatti, presentata Orbix E2A Web Services Integration Platform XmlBus Edition 5.4, l’ultima versione della piattaforma di sviluppo, implementazione, integrazione e gestione in sicurezza dei Web service della casa. Il prodotto offre funzionalità avanzate che permettono la migrazione di sistemi Corba verso infrastrutture di condivisione delle applicazioni e delle logiche di business basate sui servizi Internet. Tra le funzionalità più rilevanti, Operation Flow Designer, che permette la mappatura dei sistemi a oggetti Corba e la loro rapida conversione in sistemi aperti.


"In pratica, i nostri strumenti non creano servizi Web ex novo come propongono di fare altri vendor – ha tenuto a precisare Riccardo Delpari, sales engineer di Iona Technologies Italia – ma permettono di recuperare la maggior parte delle applicazioni legacy e mainframe portandole sul Web. E questo si traduce in una maggiore semplicità di sviluppo e in una consistente riduzione dei tempi di implementazione, a tutto vantaggio del ritorno sugli investimenti".

Un occhio di riguardo alla security


Anche l’architettura di Asp è stata completamente rivisitata nell’ottica service oriented che molti in questo periodo propongono ed è stata posta molta attenzione a quello che tutti i responsabili It definiscono come l’aspetto più critico nello sviluppo e condivisione di Web service: la sicurezza.


In Asp 6.0 è stato, infatti, inserito un singolo sistema di autenticazione e autorizzazione, in grado di funzionare in contesti applicativi Corba, J2Ee e Web service. "In pratica, questo componente comune alle tre ottiche, battezzato Iona Security Platform (Isp – ndr) – ha chiarito Delpari -, permette di disaccoppiare la logica di security, mappando i diversi standard e le tecnologie impiegate, per consentire all’utente una configurazione personalizzata delle policy di sicurezza che, una volta impostata, potrà essere facilmente esportata dall’uno all’altro ambiente".


Di fatto, si realizza un componente, scegliendo tra varie tecnologie come Ldap, NetEg o Baltimore, e si definisce il modello di sicurezza che si vuole impiegare. Una volta mappato e impostato il modello, sarà possibile convertirlo facilmente, e senza ulteriore lavoro, dalla logica propria delle applicazioni Corba ai Web service o alle applicazioni sviluppate con la tecnologia J2Ee. Anche la messaggistica è stata migliorata e il broker integra i due sistemi di derivazione J2Ee (Jms) e Corba (Notification) anche se, grazie a Mainframe Connector, vengono supportati anche gli ambienti mainframe.


La società ha anche avviato di recente un programma specifico, teso a guidare gli utenti nella migrazione dagli ambienti di integrazione basati su Corba ai servizi Web. Corba Connect, questo il nome dell’iniziativa, comprende software, training e servizi e intende offrire ai clienti la possibilità di riutilizzare le applicazioni Corba già presenti in azienda.


L’idea è di ridurre ulteriormente la complessità di gestione delle procedure di condivisione dei sistemi It e, entro il prossimo anno, tutti gli strumenti dell’offerta Iona dovrebbero confluire in un’unica linea, che i manager della società hanno già battezzato "integration in a box".

L’importanza dei servizi professionali


Il focus è e rimane comunque spostato sull’Eai, anche se l’integrazione applicativa è stata rivisitata, per riuscire a sfruttare al meglio i benefici offerti dal nuovo approccio dei Web service, soprattutto perché la congiuntura economica in atto premia i progetti in grado di garantire un veloce ritorno sugli investimenti. I clienti della società, una quarantina circa in Italia, appartengono soprattutto ai settori delle telecomunicazioni, al manufacturing e al mondo bancario e assicurativo.


La riorganizzazione avviata nel corso dell’anno dalla filiale italiana è stata improntata soprattutto sul potenziamento dei servizi professionali, giusto corollario delle soluzioni di integrazione applicativa, e sull’ampliamento delle partnership siglate con i system integrator nazionali. "Iona ha investito molto nelle alleanze – ha concluso Nicola Zenesi, country manager di Iona Technologies Italia – consolidando i rapporti che la legavano a SchlumbergerSema, Pride e Accenture e avviando nuove collaborazioni".

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