Investire nel system management? Meglio di no, per ora

Negli ultimi tempi, gli analisti sembrano volersi accanire soprattutto contro i costruttori di system management. Già qualche tempo fa, Gartner Group aveva predetto che i framework andranno progressivamente a sparire nell’arco di un anno e mezzo …

Negli ultimi tempi, gli analisti sembrano volersi accanire soprattutto
contro i costruttori di system management. Già qualche tempo fa, Gartner
Group aveva predetto che i framework andranno progressivamente a sparire
nell’arco di un anno e mezzo. Ora, il Giga Information Group consiglia gli
utenti di aspettare almeno dodici mesi prima di fare grossi acquisti in
direzione di prodotti di network e system management, poiché i più
importanti player del mercato (Computer Associates, Tivoli,
Hewlett-Packard, Bmc) stanno pianificando modifiche sostanziali per i
propri prodotti, soprattutto per fornire agli amministratori il punto di
vista dell’end-user, cosa fin qui un po’ trascurata. Dunque, finché questi
prodotti non saranno disponibili, il consiglio di Giga è di congelare gli
investimenti e, piuttosto, raffinare i sistemi esistenti anche con tool
specializzati di piccole aziende.
I prodotti di network/system management più comuni sono suite di strumenti
che assistono le aziende nel controllo delle attività informatiche, ma son
o
tutti carenti nel fornire una visualizzazione dal punto di vista
dell’utente, laddove, in molti casi, l’applicazione è visibile in tutte le
proprie componenti. Mentre i grandi produttori, fino a poco tempo fa,
ignoravano completamente la questione, il mercato si è popolato di piccole
realtà in grado di proporre tool specializzati. Fra esse, troviamo anche
qualche nome noto, come Candle o Landmark. Ora, in una prima fase, sono
nati accordi fra big e piccole realtà, come nel caso di Ca e Bmc, entrambe
in partnership con First Sense, che fornisce un monitor per lo stato di
salute dell’applicazione end user. Tivoli, invece, ha annunciato poco tempo
fa un accordo con Mercury Interactive. L’unica ad aver provveduto "in casa"
è Hp, che ha lanciato in aprile OpenView Response Time.

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