Investimenti in informatica? Sì, ma più mirati

L’obiettivo degli utenti aziendali è focalizzarsi su tecnologie in grado di assicurare un ritorno sugli investimenti

Secondo l’ultima ricerca pubblicata da Morgan Stanley

Dean Witter, la riduzione della spesa complessiva in informatica non fermerà
del tutto gli investimenti in connettività, strumenti di
e-business e Customer relationship management. E’ più
probabile che la mannaia dei tagli ricada soprattutto su consulenze, tecnologie
wireless e sulla piattaforma Windows 2000. “Nella maggior parte dei casi”,
spiega l’analista di Morgan Charles Phillips, “le aziende non ridurrano le loro
spese, ma sicuramente i loro Chief information officer dovranno giustificare in
modo più credibile il denaro che decideranno di investire”. La ricerca riassume
i risultati di 250 questionari compilati da altrettanti Cio di importanti
multinazionali, rivelando che i tagli sul bilancio informatico sono l’eccezione
più che la regola. Solo un Cio su cento ha ricevuto l’esplicita richiesta di
spendere meno soldi e appena il 16 di loro ritiene che la questione budget
giocherà un ruolo significativo già da quest’anno. Un dieci percento del
campione ritiene che nel 2001 si spendaranno più o meno gli stessi soldi del
2000, con una maggior concentrazione di spesa nel secondo semestre, a fronte di
una maggiore
chiarezza sulle prospettive economiche. Poco meno della metà considera il Crm
come uno dei target di investimento più fruttuosi in assoluto. Ma solo il 17%
dichiara di aver guadagnato molto con l’e-commerce. Anche se l’attuale crisi
dovessere perdurare trasformandosi in recessione, non è detto che i responsabili
dei sistemi informativi all’interno delle aziende decidano di eliminare tutti i
loro budget di spesa. Gli utenti vorranno più probabilmente focalizzarsi sulle
tecnologie che offrono le migliori chance di ritorno sui loro investimenti.

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