Intercomp rilancia puntando sull’affidabilità

Il produttore veneto di pc ha messo in funeione una nuova camera di burn-in capace di sottoporre ai test di collaudo fino a 600 macchine al giorno.

Intercomp non lascia. Anzi, l’azienda di Verona è più che mai impegnata a raddoppiare. Affiancando alle nuove linee di assemblaggio una camera di burn-in capace di sottoporre ai test di collaudo fino a 600 pc al giorno. Si tratta di un impianto completamente automatizzato attraverso il quale passa l’intera produzione, testata per 18 ore consecutive in condizioni estreme, simulando un utilizzo continuo equivalente a sei mesi. «In questo modo – dice Antonio Martello, direttore commerciale di Intercomp – si eliminano i malfunzionamenti che in genere si presentano nelle prime settimane di vita, elevando significativamente il livello di affidabilità».
Lo scorso anno l’azienda veneta ha consegnato 23mila macchine, di cui 3000 server, per un giro d’affari complessivo superiore ai 50 miliardi, una decina dei quali derivanti dalle vendite di pc industriali. È già in fase di lancio una gamma di nuovi server che ricomprende in particolare soluzioni tower e rack a 4 e 5 unità biprocessore Xeon, disponibili anche in configurazione ridondante e con l’opzione backup. A complemento Intercomp propone i sistemi storage Raidtec, mentre sul fronte dei notebook, cessata la proposta di prodotti a marchio proprio, distribuisce i prodotti Asus. «Qui ci attendiamo – dice Martello – una rapida crescita, con un obiettivo fissato attorno ai 6mila pezzi».

Una particolare enfasi è posta sul supporto offerto ai partner di canale, responsabili per il 65% del fatturato di Intercomp, ai quali si avvia a rendere disponibile un nutrita serie di servizi 24 ore al giorno, con l’obiettivo dichiarato di un’assistenza a tutto tondo, capace di contribuire a innalzarne il target aziendale di riferimento.

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