IBM Watson

Ibm ha inaugurato un nuovo capitolo nel viaggio verso la diffusione su larga scala della sua intelligenza artificiale Watson. E, mediante di essa, verso la trasformazione di questo settore.

Ibm ha infatti avviato un processo teso a ”portare” Watson su qualsiasi cloud. Un passo che protegge le aziende da rischi di vendor lock-in. E che consente alle organizzazioni di iniziare il deploying di intelligenza artificiale ovunque risiedano i loro dati.

L’annuncio arriva dalla conferenza sulle ultime tecnologie dell’azienda, Think 2019. Ed è sintetizzato nel claim Watson Anywhere, Watson disponibile ovunque. Ciò significa disponibile su qualsiasi cloud, sia esso privato, pubblico o ibrido-multicloud. Quindi anche di terze parti, oltre a essere ottimizzato per Ibm Cloud, ma non “blindato” a quello Ibm.

Un’intelligenza artificiale diffusa

Nel blog di presentazione della novità, Ibm cita un recente studio di PwC sull’intelligenza artificiale, consultabile a questo link. Secondo lo studio, l’intelligenza artificiale ha il potenziale di contribuire per 16mila miliardi all’economia globale entro il 2030. Tuttavia, questa tecnologia sta avendo un tasso di adozione solo del 4%, secondo altri report.

IBM WatsonSecondo Rob Thomas, General Manager, Ibm Data and AI, ci sono tre spiegazioni a questa situazione. In primo luogo, l’aumento della complessità dei dati e dei silos. Poi, una limitata expertise nel costruire, eseguire e gestire l’intelligenza artificiale. Terzo, il fattore della portabilità dell’intelligenza artificiale, per consentire alle aziende di portarla ai dati, ovunque risiedano.

Anche le aziende che stanno adottando l’intelligenza artificiale si trovano di fronte a questa difficoltà. I dati sono sparsi su una varietà di ambienti: cloud pubblici erogati da diversi provider, cloud privati e deployment tradizionali on-premise. Al momento, quindi, l’azienda che volesse eseguire l’intelligenza artificiale in un certo ambiente, dovrebbe adottare la soluzione di quel determinato cloud provider.

L’iniziativa di Ibm consente invece alle aziende di applicare intelligenza artificiale ai dati, ovunque questi risiedano. E fornisce un modo più semplice e veloce per costruire, eseguire e gestire modelli e applicazioni d’intelligenza artificiale su qualsiasi cloud.

Per raggiungere questo risultato, l’azienda ha costruito e integrato una serie di nuovi microservizi Watson su Ibm Cloud Private for Data. Quest’ultima, è l’architettura open e cloud-native di Ibm per l’intelligenza artificiale.

Watson si apre ad altri cloud

Tramite Ibm Cloud Private for Data, i microservizi Watson possono essere eseguiti su IBM Cloud o su qualsiasi ambiente. Sia esso pubblico, ibrido o multi-cloud: consentendo così alle aziende di infondere intelligenza artificiale nelle loro app, ovunque esse risiedano. Questo approccio consente alle aziende di lasciare i dati e le app nell’ambiente cloud che preferiscono. E di ”portare” l’intelligenza artificiale di Watson a quei dati e a quelle app.

I servizi che si “aprono” per essere eseguiti su qualsiasi cloud sono Watson Assistant e Watson OpenScale. I nuovi microservizi Watson si basano sulla tecnologia open source Kubernetes e su queste due soluzioni software dell’azienda.

IBM WatsonWatson Assistant consente la creazione di interfacce conversazionali in qualsiasi applicazione, device o canale. Si tratta di un sistema basato su intelligenza artificiale, ben più sofisticato di un semplice chatbot. Maggiori informazioni su Watson Assistant sono disponibili a questo link.

Watson OpenScale è una piattaforma che aiuta le aziende a controllare e scalare i propri sistemi di intelligenza artificiale. Maggiori informazioni sono disponibili a questo link.

I nuovi servizi Watson si aggiungono a Watson Studio e Watson Machine Learning, tra gli altri attualmente disponibili su ICP for Data. Entro la fine dell’anno, aggiunge IBM, l’azienda aggiungerà ulteriori servizi Watson a ICP for Data. Tra questi: Watson Knowledge Studio e Watson Natural Language Understanding.

Maggiori informazioni su Watson, l’intelligenza artificiale di IBM, sono disponibili sul sito dell’azienda, a questo link.

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