Intel toglie i veli a Madison

La società ha rilasciato i nuovi Itanium 2, elevandone la frequenza a 1,5 GHz e la cache L3 a 6 Mb. Contestualmente sono stati anche annunciati tre nuovi Xeon Mp.

Intel torna ad aggredire il mercato enterprise di fascia alta, sferrando un nuovo colpo alla piattaforma Risc/Unix. La società ha rilasciato, infatti, la terza generazione dei processori Itanium a 64 bit, chip destinati a soddisfare le richieste elaborative delle aziende in ambito Erp, database, Business intelligence, sicurezza e high performance computing. I chip, precedentemente noti come Madison e ora commercializzati sotto il brand Itanium 2 come i predecessori McKinley, sono disponibili con clock da 1,3 GHz e 3 Mb di cache L3, da 1,4 GHz e 4 Mb di cache L3, e, infine, con frequenza da 1,5 GHz e 6 Mb di cache L3.
“Nella versione top di gamma – ha riferito Maurizio Riva, enterprise business director di Intel Italia –, Itanium 2 registra un incremento di prestazioni dal 30 al 50% rispetto al chip McKinley da 1 GHz e 3 Mb di cache di terzo livello. Questa grande capacità di calcolo fa del processore la soluzione ideale per la gestione di grandi set di dati, laddove si registra, per esempio, un elevato numero di transazioni”.
Rispetto ai McKinley, i processori Madison, con cui si confermano pin-to-pin compatible, sono stati costruiti con processo a 130 nanometri. Il successivo sviluppo a 90 avverrà, secondo la roadmap ufficiale, tra il 2004 e il 2005 con il rilascio dei processori Montecito, in grado di offrire doppio core e maggiore cache. Prima di allora Intel pensa di ampliare la gamma Itanium 2 rilasciandone una versione Low voltage con frequenza da 1 GHz e cache L3 da 1,5 Mb. “Per il 2004 saremo pronti anche con un Itanium 2 con 9 Mb di cache L3 e oltre 1,5 GHz di clock” ha continuato Riva. A sostenere la diffusione di Itanium 2 nella fascia alta del mercato enterprise sembra essere soprattutto l’ampia disponibilità applicativa (dalla Bi di Sas agli Erp di Sap, dalla sicurezza di Rsa ai database di Oracle, Microsoft e Ibm), oltre al supporto di sistemi operativi come Windows Server 2003, Hp-Ux, Red Hat Linux e Suse Linux. Sono anche disponibili 44 tool per lo sviluppo di applicazioni per Windows, 39 per Linux, 12 per Hp-Ux e sei versioni di compilatori, set completi di strumenti di sviluppo e servizi per applicazioni commerciali e personalizzate.
Oltre ai processori Itanium 2, Intel ha anche rilasciato tre nuovi Xeon Mp, chip pensati per la gestione di set di dati più contenuti, come nel caso dei Web server.
La versione entry passa a 2 GHz di frequenza con 1 Mb di cache L3, superata dal nuovo Xeon Mp a 2,5 GHz e 1 Mb di cache L3, mentre al vertice della gamma si colloca la versione a 2,8 GHz con 2 Mb di cache di terzo livello. “Per il 2004 saremo pronti anche con il nuovo Xeon Mp 4M, mentre Potomac, in grado di offrire una maggiore cache, sarà rilasciato tra il 2004 e il 2005” ha concluso Riva.

LASCIA UN COMMENTO

Inserisci il tuo commento
Inserisci il tuo nome