Intel, 40 anni e la forza del multicore

Dai processori Atom che consumano MilliWatt, alle CPU per i super computer con potenza di elaborazione pari al PetaFlop, e in mezzo attenzione alle soluzioni mobili.

Shanghai, 2 aprile 2008 – All’IDF di Shanghai si festeggiano i 40 anni di Intel, gli ultimi tre passati sotto la direzione di Otellini, che hanno inaugurato l’era dei processori multicore.

Il primo giorno di apertura, dopo una breve introduzione dedicata al Paese ospitante ha visto tre vice presidenti del calibro di Gelsinger, Perlmutter e Chandrasekher spaziare dalle CPU Itanium per HPC, High Performance PC, ai piccoli e nuovi nati Atom.

Da una parte abbiamo la ricerca costanze di prestazioni, si pensi alla quantità di dati da elaborare nel caso delle previsioni del tempo o alla ricerca medica, dall’altra le prestazioni devono essere combinate a un’alta efficienza energetica, per poter equipaggiare i MID, Mobile Internet Device o i Netbook, dispositivi tra un palmare e un notebook, con schermi tra i 5 e i 10 pollici, in grado di compiere elaborazioni con potenza sufficiente e soprattutto in grado di garantire una connessione costante a Internet, con una visualizzazione delle pagine e un’esperienza d’uso quanto più vicina a quella che si ha su desktop e notebook, al momento il vero tallone d’achille per smartphone e cellulari.

Tra le novità presentate e presenti alla manifestazione possiamo citare Tukwila, la nuova generazione di Itanium con 4 core e 30 MB di cache composto da ben 2 miliardi di transistor, oppure la nuova architettura Nehalem, che permetterà di costruire CPU scalabili dai notebook ai server con due fino a 8 core. Ma ciò che tutti si aspettano è Larrabee, il progetto di chip grafico vettoriale di casa Intel che supporta DirectX e OpenGL, di cui non sono state però rilasciate specifiche.

Atom, il risparmio di energia senza perdita di prestazioni
Gran parte della presentazione è stata dedicata ad Atom, il nome commerciale dato al progetto Silverthorne, il processore che è stato rivelato in anteprima a marzo al Cebit. Prodotto a 45 nanometri con utilizzo di materiale High-K, ha una dimensioni pari a circa l’85% del corrispettivo processore per notebook. Permette un risparmio di energia notevole, in unione con il nuovo chip singolo che integra southbrige e nortbrigde dà vita alla piattaforma Centrino Atom.

In particolare il risparmio energetico si ottiene grazie a un’ulteriore passo nell’utilizzo mirato dei parti della CPU, in particolare lo stato C4 permette di far migrare i dati contenuti nella cache alla memoria di sistema, mentre si parla di stato C6, in cui vengono spente parti della cache non utilizzata e che permettono al processore di limitare il consumo massimo a 100 o meno MilliWatt.




























































Nome processore



velocità



TDP



Consumo medio



Consumo stato c6



FSB



prezzo



Z500



800 Mhz



0.65 W



160 mW



80 mW



400 MHz



$45



Z510



1.1 Ghz



2 W



220 mW



100 mW



400 MHz



$45



Z520



1.33 Ghz



2W



220 mW



100 mW



533 MHz HT



$65



Z530



1.6 Ghz



2W



220 mW



100 mW



533 MHz HT



$95



Z540



1.86 Ghz



2.4W



220 mW



100 mW



533 MHz HT



$160



E in tra gli stand delle società presenti nello showcase dell’IDF si trovano diversi dispositivi MID dei brand più noti, tra cui citiamo Lenovo, Asus, Toshiba, Panasonic ed LG. Non manca neanche un nuovo Asus eee, che in una prossima versione sarà equipaggiato con il processore Atom.


Intel guarda anche alla comunità opensource con il progetto Moblin, in particolare sui dispositivi compatti che faranno uso di Atom, l’installazione di una personalizzazione di Linux al posto di Windows, che permette maggiore flessibilità, efficienza energetica dei componenti e può essere vista come una valida alternativa, per questo all’indirizzo http://moblin.org Intel ha messo a disposizione degli sviluppatori Linux una serie di toole e documenti tecnici oltre che essere un vero punto di ritrovo per la comunity che potrebbe dare un futuro interessante ai progetti basati sul sistema operativo del pinguino.

Non mancano gli annunci di Adobe, che con AIR e Flash è pronta a supportare le RIA, Rich Internet Application, per esempio con lo store di AOL, oppure Real che ha sviluppato un player per piattaforma Linux da cui scaricare brani e gestire i pagamenti.

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