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Instagram, l’ecommerce parte da una foto

L’obiettivo è mantenere gli utenti all’interno dell’applicazione. Un po’ come sta già facendo Facebook con le chatbot e l’integrazione dei sistemi di pagamento.
Ora è il momento di Instagram che ha iniziato in questi giorni ad aggiungere i cosiddetti “shoppable tag”, ovvero i tag per prodotti acquistabili sulle immagini proposte da 20 brand del retail statunitensi tra i quali Abercombie&Fitch,  Hollister,   Kate Spade, Levi’s, Macy’s, Michael Kors.
La funzione, al momento è attiva solo per gli utenti iOS.

Come funzionano i shoppable tag di Instagram

Di fatto i retailer taggano i prodotti presentati all’interno di una imagine con l’etichetta “Tap to view products”, vale a dire “Tocca per vedere i prodotti”. Una volta selezionato il prodotto di loro interesse, si apre una pagina in-app con i dettagli del prodotto, il prezzo, ulteriori immagini e il bottone “Shop Now”, “Acquista ora”.

Si tratta di una esperienza di acquisto molto immediata, dal momento che le pagine dei prodotti si caricano all’interno dell’applicazione e dunque vengono visualizzate immediatamente al “Tap” dell’utente, senza bisogno di tempi di attesa per il caricamento. E se il prodotto non interessa, è immediato anche il ritorno alla normale visualizzazione dei feed.

In questa fase Instagram non richiede alcuna percentuale sulle vendite avvenute tramite la sua piattaforma. Tuttavia sta valutando l’opportunità di far pagare ai venditori la possibilità di rendere visibili le loro immagini “shoppable” anche ad utenti che non fanno parte della lista dei loro follower.

Anche Pinterest ci sta pensando

Alla possibilità di proporre nuove esperienze di acquisto ai consumatori sta pensando anche Pinterest, che a sua volta sta testando i “Buyable Pins”.
In entrambi i casi, che si tratti di Instagram o di Pinterest, l’obiettivo è chiaro: portare all’acquisto gli utenti attraverso un meccanismo di “discovery”, di scoperta.

Instagram, per altro, sta pensando di aggiungere alle immagini “shoppable”, anche una funzione “save”, per salvare le immagini visualizzate con i prodotti di proprio interesse, qualora l’utente non sia pronto a un acquisto di impulso.

 

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