Osservatori Digital Innovation Politecnico di Milano

Per il terzo anno consecutivo crescono gli investimenti delle imprese italiane nella innovazione digitale. Per il 2019, è previsto un incremento medio del +2,6% del budget ICT, in crescita nel 39% delle imprese. Gli investimenti sono concentrati in particolare nella dematerializzazione dei documenti, nei Big Data Analytics e nei sistemi ERP.

Quelli riportati sono alcuni risultati della ricerca degli Osservatori Digital Transformation Academy e Startup Intelligence della School of Management del Politecnico di Milano. Ricerca svolta in collaborazione con PoliHub e presentata al convegno “Imprese e Startup nel vortice della trasformazione digitale: alla ricerca dell’innovazione”

L’indagine è basata sulle risposte di 250 tra Chief Innovation Officer e Chief Information Officer, e 45 interviste dirette. Con l’intento di fotografare la situazione della innovazione digitale nelle imprese italiane in termini di risorse impiegate e modalità di governance. Studiando, da un lato il livello di adozione di nuovi modelli per gestire l’innovazione. E, dall’altro, l’evoluzione delle collaborazioni tra startup e aziende incumbent in Italia.

Budget ICT in crescita

Nelle previsioni per il 2019, il budget ICT delle imprese italiane aumenta per il 39%. Con un tasso di crescita pari al 2,6%, mentre nella scorsa rilevazione oscillava fra l’1,8% e l’1,9%. La crescita è trainata dalle grandi imprese, che mostrano un incremento medio del 4,8%. Sono seguite dalle medie (+3,2%) e dalle grandissime imprese (+1,9%).

Il 14% delle aziende prevede un aumento del budget superiore al 10%, il 25% un aumento fino al 10%. Solo il 9,5% delle imprese diminuirà il budget ICT. Il 47% ha un budget dedicato alla innovazione digitale anche in altre funzioni aziendali. È inferiore a quello della Direzione ICT nel 36% dei casi, comparabile o superiore nell’11%.

I principali ambiti di investimento ICT delle imprese italiane sono i seguenti. Digitalizzazione e dematerializzazione è indicata dal 39% del panel. Seguono i sistemi di Big Data Analytics e Business Intelligence (38%) e il consolidamento, sviluppo e rinnovamento dei sistemi ERP (31%). Poi lo sviluppo e il rinnovamento dei sistemi CRM (26%) e le soluzioni di eCommerce e Mobile Commerce (20%).

A seguire: sistemi di Information Security, Compliance e Risk Management (18%), applicazioni e tecnologie di Industria 4.0 (16%), Mobile Business (16%). Quindi sviluppo o rinnovamento dei Data Center e Information Management (15%). Chiudono a distanza intelligenza artificiale e machine learning (10%), smart working (10%), Internet of Things (9%), Supply Chain Finance e Blockchain (entrambe al 2%).

Innovazione digitale

La gestione della innovazione digitale è ancora un processo complesso e spesso è la stessa cultura aziendale l’ostacolo più difficile da superare. La principale sfida organizzativa è rappresentata, per il 55% del panel, dallo sviluppo di strutture, ruoli e meccanismi di coordinamento che coinvolgono le diverse Direzioni. Poi viene la necessità di reperire, valutare e sviluppare competenze digitali (44%). E quindi la definizione di nuove forme di collaborazione con i fornitori tradizionali e nuovi partner come startup, centri di ricerca e università (41%).

Innovazione digitale

In Italia un’impresa su tre adotta consapevolmente e sistematicamente progetti di Open Innovation (33%). Fra queste, solo il 12% da più di tre anni. Si aggiunge un 24% di aziende che non ha ancora avviato iniziative di Open Innovation ma intende farlo a breve. Un altro 24% non è interessato all’argomento, il 18% non sa e soltanto l’1% ha abbandonato questi progetti dopo averli adottati in passato.

Open Innovation e startup

Tutte le imprese che adottano iniziative di Open Innovation praticano la cosiddetta Inbound Open Innovation (o Outside-in), che incorpora stimoli esterni all’interno dei processi.

Le imprese sono consapevoli che dall’innovazione passa la capacità di restare competitive sul mercato, ma misurarne l’impatto non è un’operazione semplice. Soltanto il 17% ha un sistema di metriche per misurare l’impatto dell’innovazione digitale. Fra queste, il 14% deve ancora strutturarle, anche se il 40% dichiara di avere in programma di adottarne uno.

Più della metà delle aziende intervistate guarda all’ecosistema delle startup come fonte alternativa per lo sviluppo di innovazione digitale. In particolare, il 33% delle imprese oggi ha collaborazioni già attive con startup e il 21% ha intenzione di avviarne a breve. La percentuale di collaborazioni attive aumenta notevolmente fra le grandissime imprese (57%), mentre scende fra le medie (14%). Anche se il 18% ha manifestato l’interesse a farlo in futuro.

Maggiori informazioni sono disponibili sul sito di Osservatori Digital Innovation del Politecnico di Milano, a questo link.

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