Innovazione 3D per la progettazione Acmi

Il costruttore di sistemi di palettizzazione di Parma ha ottimizzato con Autodesk le spese per la gestione dei dati e accelerato il ciclo di sviluppo di nuovi prodotti.

Per chi, come l’italiana Acmi, costruisce sistemi di palettizzazione per il settore food e beverage, la possibilità di ridurre tempi di progettazione dei propri macchinari, minimizzando contestualmente gli errori, ha da sempre una forte valenza strategica.

Per questo motivo, dal 2003 al 2008, coadiuvata dal partner Qs Infor, la scelta della realtà parmense è caduta sulle famiglie AutoCad e Autodesk Inventor per il disegno e la creazione di dettagli 2D per la progettazione delle proprie macchine migrate, in questo modo, da un processo di sviluppo prodotto fondato sull’integrazione tra strumenti di modellazione bidimensionale e tridimensionale.

Proprio il già citato software per la progettazione tridimensionale ha esordito quattro anni fa presso gli uffici Acmi dedicati all’R&d in qualità di strumento volto alla realizzazione di nuovi prototipi, mentre nel 2009 un ulteriore vantaggio è stato raggiunto dai progettisti grazie alla realizzazione della linea compatta di imbottigliamento sviluppata interamente sempre con Autodesk Inventor.

Ma la maggior produttività all’interno della società, da sempre, accreditata dai grandi gruppi internazionali del settore beverage, non ha solo consentito di ottimizzare la produzione, ma anche di liberare le risorse necessarie all’innovazione con una qualità più elevata in risposta a una precisa e crescente richiesta del mercato.

Il tutto per un passaggio dal 2D al 3D che ha determinato l’ottimizzazione delle spese per la gestione dei dati e l’accelerazione del ciclo di sviluppo dei nuovi prodotti, ma anche lo snellimento del processo di progettazione e della condivisione delle informazioni.

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