Iniziative di sviluppo free da Ibm e Hp

Big Blue ha stanziato 40 milioni di dollari per la distribuzione gratuita di un ambiente di sviluppo derivato dalla piattaforma WebSphere Studio Workbench ai membri della comunità Eclipse. Ma Hp non sta a guardare e asserisce di essere pronta a fronteggiare questa iniziativa, regalando i suoi prodot

Descritta come uno degli “eventi dell’anno”, l’iniziativa Eclipse di Ibm punta a focalizzare l’attenzione della comunità degli sviluppatori Java, considerata finora troppo dispersiva. Ibm ha deciso di stanziare una somma di 40 milioni di dollari per distribuire gratuitamente un ambiente di sviluppo derivato dalla piattaforma WebSphere Studio Workbench. Il software viene messo a disposizione dei membri della comunità Eclipse, rivolta agli sviluppatori di strumenti software in linguaggio Java. Eclipse rappresenta una sfida per l’intera comunità open source. Da un lato sembrerebbe far concorrenza al linguaggio C# (C Sharp) proposto da Microsoft, dall’altro mira a conquistare una buona fetta dell’interesse suscitato da altre aziende oggi attive sul versante dello sviluppo Java 2ee, in particolare Bea Systems con il recente spin-off di WebGain, Sun Microsystems con iPlanet e Hewlett-Packard. Proprio quest’ultima ha deciso di fronteggiare Big Blue sul mercato del software utilizzato per gestire le transazioni tra e all’interno delle aziende, regalando i suoi prodotti. Hp sarebbe in altre parole pronta a offrire gratuitamente il suo application server per generare nuovi profitti grazie agli strumenti e ai moduli che possono essere eseguiti su tale piattaforma. Per molti analisti si tratta di una decisione coraggiosa, capace effettivamente di rilanciare il marchio di Hp in un mercato multimiliardario, che vedrebbe attualmente l’azienda di Palo Alto a pari merito con Oracle, anch’essa al quarto posto con il 4% della torta globale. L’application server di Hp è preceduto dagli analoghi prodotti di Bea Systems (al primo posto con oltre il 40%), Ibm WebSphere (31%) e Sun/iPlanet (13%). Nel nuovo contesto creato dalle iniziative di Ibm e Hp (senza contare il nuovo ruole che potrebbe assumere iPlanet in casa Sun dopo il previsto scioglimento dell’alleanza con Netscape), Bea Systems sembrerebbe ritrovarsi con un primato difficile da conservare. Contrariamente ai rivali, Bea non dispone infatti della capacità di collegare al suo application server un bundle di applicativi di e-business altrettanto variegati.

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