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Industria 4.0 e motion: così il futuro della produzione

Parlando di industria va considerato che l’evoluzione passa attraverso le tecnologie, le nuove applicazioni, la convergenza e la contaminazione tra settori attigui e lo fa con l’obiettivo di generare qualità più elevata, velocità, maggiore produttività, risparmio energetico e di risorse, ambienti produttivi più rispettosi e vivibili.

Al riguardo la domanda che si sente ripetere è “Come cambierà la produzione?“.

Parliamo di questa trasformazione complessiva, dall’automazione di Industria 4.0 alla Robotic Process Automation, con Claudio Carnino, direttore commerciale di Interroll Italia.

Interroll Carnino industria
Claudio Carnino, direttore commerciale di Interroll Italia

Un elemento fondamentale dell’evoluzione dell’industria è la sempre più presente automazione dei processi produttivi e di quelli distributivi.

Prima, durante e dopo la manifattura di un determinato oggetto vi è oggi un processo sempre più automatizzato; è la ricerca stessa che persegue l’obiettivo di processi a sempre maggiore efficienza, efficacia, velocità, produttività.

Interroll, ci spiega Carnino, ha intensificato da qualche anno la sua presenza nel mondo dell’industria manifatturiera e dell’automazione: «Possiamo definirci azienda leader globale dell’intralogistica e del motion. In poche parole significa che quando si deve spostare un oggetto A dal luogo b a quello c, è richiesta la sua presenza. E questo in qualsiasi momento della catena produttiva; quando si produce, quando si immagazzina, quando si consegna».

Industria 4.0 si definisce tendenza dell’automazione industriale a integrare nuove tecnologie produttive per migliorare le condizioni di lavoro e aumentare la produttività e la qualità produttiva degli impianti e di conseguenza dei prodotti.

La diffusione del concetto di Industria 4.0 è stata molto diversificata nel mondo, in ambienti industriali e della ricerca, tanto da non poterne avere una definizione univoca. Industria 4.0 può essere identificato con l’insieme di una serie di tecnologie abilitanti quali “Internet of Things” (IoT), Big Data Analytics, Robotica collaborativa, Additive Manufacturing o Digital Factory. Attraverso queste tecnologie abilitanti, le imprese hanno la possibilità di innovare radicalmente il loro modello di business.

Dunque dobbiamo aspettarci un cambiamento sia nelle tecnologie e nelle capacità di dialogo tra esse ma anche un cambio di passo e di profilo in coloro i quali sono e saranno demandati a guidare questa nuova rivoluzione industriale.

Nuova industria ed evoluzione delle competenze

Un concetto dunque più immateriale e attinente alla cultura. Ma ogni rivoluzione parte da un cambio culturale.

«Il postino non porta più le lettere in un mondo che comunica con l’e-mail – esemplifica Carnino -. Il portalettere si è dovuto ripensare e riqualificare. Così accadrà agli addetti della nuova industria».

Marco Taisch, Professore Ordinario al Politecnico di Milano – Manufacturing Group dove insegna Advanced and Sustainable Manufacturing e Operations Management e conoscitore del mondo di Industira 4.0 sostiene che le competenze delle diverse figure aziendali, a tutti i livelli dell’impresa, devono necessariamente evolvere verso un mondo in cui l’aspetto fisico e tangibile si accompagna a quello ‘digitale’ e virtuale basato sul dato.

La capacità di leggere, analizzare gestire dati e informazioni diventa l’elemento fondante di ogni professionalità del futuro. Le decisioni, che una volta potevano essere basate su intuito, devono oggi lasciare il posto a razionali e quantitative analisi di contesto. Per queste ragioni, quella che stiamo vivendo oggi non è solo una rivoluzione tecnologica ma anche e soprattutto culturale.

Robotic Process Automation: la rivincita dell’IT

La Robotic Process Automation vive come sviluppo dell’automazione dei processi e si annuncia più come la nuova rivoluzione informatica dei prossimi anni e una soluzione per rendere più efficienti strutture organizzative e di back office.

Si tratta attraverso la robotica opportunamente configurata di emulare le attività umane e interagire con le applicazioni in essere, consentendo, di fatto, di sollevare il personale dalle incombenze ripetitive e routinarie di tanti processi soprattutto di back office.

L’industria e il processo produttivo e distributivo qui sembrano meno coinvolti, almeno allo stato dell’arte. È evidente che anche questa robotizzazione punta all’efficientamento, alla rapidità, alla riduzione dei costi e alla costanza dell’output. A monte e a valle del processo produttivo e distributivo l’automazione procedurale è sicuramente presente.

Parliamo anche in questo caso di cambiamento di modelli di business: tutto concorre alla rivoluzione del mondo produttivo.

La qualità dei componenti del motion resta una delle centralità del nuovo modo di fare industria, connessa e comunicante: dove i processi a monte e a valle della produzione sono sempre più automatizzati, dove i comandi sono sempre più robotizzati, remotati e determinati da sistemi ciberfisici, il componente nell’impianto non può fallire.

Ecco perché Industria 4.0 ha un significato enorme per Interroll: «La nostra R&D globale ci sta lavorando – dice Carnino – . Molti nostri clienti sono già entrati nel mondo industria 4.0 o si apprestano ad entrarvi. E noi saremo pronti a supportarli con soluzioni adeguate ai loro attuali e futuri modelli di business e di produzione. Abbiamo esperienze globali che possono ispirare soluzioni locali adattate alle locali esigenze. Non abbiamo confini sia che si tratti di problemi produttivi, sia di esigenze di storage o di movimentazione. Il mondo della produzione si rinnova, si amplia, e questo ci coinvolge. Dove c’è la necessità di muovere oggetti, beni, prodotti e semilavorati, più velocemente, con più precisione, con maggiore sostenibilità, con più attenzione al ROI, con più attenzione all’ambiente in generale e all’ambiente lavorativo in particolare, dove c’è la necessità di una stretta collaborazione con gli integratori di sistemi e con i clienti finali, lì siamo presenti con la soluzione ideale».

 

 

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