Indicod promuove la migrazione alla nuova struttura del codice Ean/Ucc per i prodotti a peso variabile

Una variazione nel sistema di codifica ha consentito di estendere il numero di codici e aggiornarne l’implementazione per i prodotti che i consumatori comprano a peso prelevandoli direttamente da scaffali o banconi.

Indicod, l’associazione che raggruppa oltre 26.000 aziende industriali e distributive nel settore dei beni di largo e generale consumo, ha annunciato l’imminente migrazione verso una nuova struttura del sistema di codifica dei prodotti Ean/Ucc-13. Una variazione resa necessaria dalla limitazione dei codici attualmente disponibili, che, di fatto, impedisce la codifica delle singole referenze e, di conseguenza, preclude le procedure automatiche di riordino del punto vendita realizzabili solo grazie alla disponibilità dei dati di venduto per singola referenza. La migrazione riguarda solo ed esclusivamente la codifica delle unità a peso variabile, cioè quei prodotti che vengono posti sugli scaffali a disposizione dei consumatori e che vengono poi passati agli scanner delle casse. L’incremento dei codici, che passano dagli attuali 100mila a un milione, è stato possibile sostituendo la cifra di controllo del prezzo, che nell’attuale struttura non è più prevista, con una cifra aggiuntiva nel codice del prodotto, che passa così da 5 a 6 cifre. Decine di migliaia di casse, pesa/prezzatrici e bilance devono essere dunque oggetto di interventi di diversa natura e complessità da parte delle aziende e dei propri fornitori di attrezzature, oltre naturalmente ai sistemi informativi delle aziende produttive e dei punti vendita (casse e back-office), dei Cedi e delle centrali delle aziende distributive.

La migrazione è stata pianificata per fasi graduali, con interventi da effettuarsi entro tempi definiti e il piano di sincronizzazione è stato sviluppato in modo da affiancarsi al passaggio all’Euro, riducendone così l’impatto: entro il 31 dicembre 2001 le aziende produttive e distributive dovranno essere in grado di stampare codici, per prodotti a peso variabile, con la cifra fissa 0 al posto della cifra di controllo del prezzo. Dal’1 gennaio 2002 le aziende produttrici inizieranno poi a stampare il codice con il prezzo in Euro; ciò significa che le aziende distributive dovranno avere adeguato le proprie casse, onde evitare l’emissione di scontrini errati. A partire dall’1 gennaio, e fino al 28 febbraio 2002, le aziende coinvolte – produttive e distributive – avranno tempo per eseguire tutti gli interventi necessari alla gestione della nuova struttura del codice per i prodotti a peso variabile. Infine, dal 1 marzo 2002 Indicod comincerà ad assegnare codici compatibili con la nuova struttura senza discriminante sull’ultima cifra, che potrà anche essere diversa da 0.

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