In viaggio nel mondo wireless

Come vivere senza fili grazie ai nuovi computer e dispositivi portatili che permettono di liberarsi dai cavi rimanendo sempre on line

maggio 2004 Se dal cavo è arrivata Internet e con essa la rivoluzione dell’informatica dell’ultimo decennio, il prossimo cambiamento epocale è dare un taglio proprio a quel cavo.

Ormai, infatti, non ci basta più la possibilità di collegarci in Rete da una postazione fissa, ma vogliamo rimanere on line anche in movimento.E persino quando siamo a casa o in ufficio vorremmo non essere legati a un filo, ma poterci spostare liberamente da un ambiente all’altro col nostro portatile.

Esigenza, questa, che è stata stimolata prima dall’uso dei telefonini, che ci hanno abituato se non addirittura assuefatto all’uso della comunicazione mobile, poi dalla diffusione dei notebook che sono sempre più abbordabili in termini di costo.

Per fortuna la tecnologia oggi è matura e ci offre già diverse soluzioni di connettività wireless, dal Wi-Fi all’UMTS passando per il Bluetooth.

Collegati ma senza fili
Quando si considera una rete senza fili da realizzare in casa o in ufficio, le tecnologie oggi disponibili sono tre: 802.11b, 802.11a e 802.11g, tutte parte della famiglia Wi-Fi.

Si tratta di standard internazionali ormai universalmente riconosciuti: i primi due risalgono al 1999 mentre l’ultimo è stato approvato l’anno scorso.

Il modello più diffuso è quello basato sullo standard 802.11b, che sfrutta la trasmissione del segnale sulla frequenza dei 2,4 GHz e offre una velocità massima teorica di 11 Mbps: per intenderci, è lo stesso su cui si fonda la tecnologia Intel Centrino utilizzata nei moderni portatili con funzioni wireless integrate.

Pur essendo tra i più datati, infatti, questo protocollo consente rispetto agli altri due un utilizzo molto più flessibile grazie alla maggiore estensione del campo di copertura radio: di fatto permette di estendere la rete wireless su un intero piano di un’azienda o di un ufficio.

L’unico vero limite della tecnologia 802.11b è la velocità, che non supera gli 11 Mbps. In questo senso va meglio lo standard 802.11a, che adotta una frequenza di 5 GHz per ridurre le interferenze e raggiungere prestazioni di 54 Mbps.

Il rovescio della medaglia è una ridotta estensione del campo radio, e la mancanza di compatibilità con altri protocolli. La soluzione è arrivata col più recente standard 802.11g: grazie a una nuova tecnica di modulazione utilizzata sulla stessa frequenza dei 2,4 GHz ha migliorato sia le prestazioni del vecchio 802.11b sia la copertura del campo: adesso la velocità massima è di 54 Mbps e l’estensione del segnale è sufficiente per coprire un intero ufficio o un appartamento.

Inoltre i nuovi dispositivi 802.11g sono compatibili con i precedenti e i due tipi di rete possono coesistere nella stessa installazione (in tal caso, però, entrambi devono funzionare a 11 Mbps).

Internet in movimento
Quando una rete wireless di questo tipo si trova in un ambiente pubblico, per esempio in un albergo o in un aeroporto, si realizza un cosiddetto hot-spot: un punto di accesso a Internet senza fili utilizzabile da chiunque disponga di un terminale Wi-Fi (notebook o palmare) entro il raggio di copertura della rete stessa.

Soluzioni di questo tipo sono già molto affermate all’estero, ma anche in Italia si stanno diffondendo rapidamente. In prospettiva si pensa addirittura al roaming Wi-Fi, cioè alla possibilità di rimanere sempre on line col proprio notebook anche mentre ci si sposta per la città, per esempio dalla rete senza fili dell’ufficio fino a quella di casa, passando senza interruzioni attraverso hot-spot pubblici gestiti da diversi operatori, in pratica come già succede oggi con i telefoni cellulari.

E proprio col roaming potrebbe combattersi in futuro una battaglia tra i servizi di telefonia di terza generazione UMTS e le reti Wi-Fi: se queste ultime, infatti, oggi sono relegate all’utilizzo in ambienti circoscritti (casa, ufficio, hot-spot pubblici), un domani potrebbero estendersi a tal punto da invadere il campo di dominio delle comunicazioni cellulari.

Ma si tratta di uno scenario ancora lontano, che probabilmente non intaccherà mai l’UMTS e che, più probabilmente, vedrà coesistere tre tipi di tecnologie wireless: Wi-Fi per le reti di computer all’interno di abitazioni e uffici, UMTS per le connessioni attraverso terminali G3 (cellulari e videofonini) e Bluetooth per il collegamento ravvicinato tra dispositivi diversi (per esempio notebook e telefonino, computer e stampante, cellulare e auricolare).

Tecnologie wireless a confronto

 
Bluetooth
Wi-Fi
Velocità massima
720 Kbps

11 Mbps (802.11b)
54 Mbps (802.11g) 100- 108 Mbps (802.11g+)

Utilizzo
Wireless Personal Area Network
Collegamento senza fili tra dispositivi diversi: per esempio Pc e stampante, cellulare e auricolare, notebook e mouse.

Wireless Lan e Hot Spot pubblici
Collegamento senza fili tra computer per il trasferimento di file e la condivisione di risorse e l’accesso a Internet.

Raggio di copertura
Corto
L’estensione del campo è di pochi metri, quindi sufficiente per collegare dispositivi ravvicinati.

Medio
La copertura del campo radio si estende fino a 50 metri anche su più piani, quindi è ideale per la grande azienda.
Compatibilità
Ottima
Ormai esistono accessori per PC e dispositivi mobili di qualunque tipo compatibili con questo standard. Solitamente non sono richiesti particolari driver oltre al software Bluetooth.
Buona
Il protocollo 802.11b è lo standard più utilizzato e supportato sia al livello hardware sia software per la connessione senza fili a reti locali. Anche l’emergente 802.11g è in rapida affermazione.

Costo
Basso
L’hardware di questo tipo è ormai molto diffuso e disponibile a basso costo.
Medio
I dispositivi Wi-Fi sono piuttosto diffusi e disponibili a costi abbordabili.

 

 
UMTS
Velocità massima
384 Kbps

Utilizzo
Videotelefono e modem cellulare
Comunicazioni mobili con audio e video, servizi multimediali in tempo reale e accesso mobile a Internet in banda larga.
Raggio di copertura
Ampio
La copertura del campo radio si estende fino a qualche chilometro per cella. Ottimo per l’utilizzo in movimento.

Compatibilità
Scarsa
Solo da poco tempo sono disponibili i servizi di telefonia di terza generazione e i grandi operatori stentano a partire con le offerte commerciali che non siano riservate agli utenti professionali.

Costo
Elevato
I videotelefoni e i servizi UMTS sono scarsamente diffusi e ancora molto costosi.

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