In ufficio, getto d’inchiostro al posto delle laser

A suggerirlo è Epson, che con le nuove Business Inkjet B300 e B500Dn propone due macchine pensate per alti carichi di lavoro ma con costi e consumi contenuti. Il tutto, all’insegna dell’attenzione all’ambiente

L’economia fa bene all’energia. Questo lo slogan che ha più volte ribadito Massimo Pizzocri, amministratore delegato di Epson Italia, durante la presentazione dell’evento che si sta tenendo in questi giorni a Milano e che intende presentare a clienti e partner dei settori It, audiovideo, grafica e fotografia la strategia dell’azienda per il breve-medio periodo.



I temi a tenere banco all’Epson Forum 2008 sono quelli dell’ecocompatibilità e del risparmio energetico. Non per moda, ha sottolineato Pizzocri, bensì per precise direttive aziendali. La società ha infatti iniziato addirittura una trentina di anni fa a prestare attenzione all’ambiente e oggi questo aspetto è una pratica consolidata, che trova attuazione sia in diverse attività aziendali sia nei prodotti stessi. Consumi, riciclo dei materiali ed emissioni di sostanze nocive sono oggi fattori da cui le divisioni di ricerca e sviluppo di Epson non possono assolutamente prescindere.



Ed proprio attraverso i prodotti che la società giapponese intende trasferire nelle imprese il proprio commitment nei confronti dell’ambiente, portando le diverse realtà aziendali a disporre di “uffici sostenibili”. Questo intento si è tradotto in una nuova strategia commerciale, che ha come obiettivo proporre l’impiego di stampanti a getto d’inchiostro al posto delle laser. È così nata la nuova linea Business Inkjet, al momento costituita solo da due modelli, B300 e B500Dn, ma destinata a vedere l’introduzione di altre macchine nel breve futuro, sicuramente primi fra tutti dei multifunzione.



Per definire su quali aspetti concentrare la progettazione delle nuove stampanti, Epson ha intervistato direttamente gli utenti: si è recata presso i responsabili It è ha chiesto loro cosa principalmente apprezzassero nelle stampanti laser in uso in azienda. I quattro aspetti chiave sono risultati affidabilità, facile integrazione nell’infrastruttura It, bassa manutenzione ordinaria ed elevati volumi di stampa.



A fronte di questi dati, Epson ha realizzato due macchine (si differenziano per il fatto che la 500Dn dispone dell’unità duplex e dell’interfaccia di rete) capaci di produrre fino a 37 ppm in nero e a colori (la prima pagina è stampata in 3 secondi), di produrre 20.000 stampe al mese e di caricare fino a 650 fogli. Le quattro cartucce (il nero e i tre colore) contengono inchiostri a pigmenti e consentono un’autonomia di 8000 stampe. Una nuova tecnologia permette di avere gli ugelli sempre puliti, evitando ritardi o rallentamenti causati da eventuali operazioni di pulizia.



Prestazioni a parte, gli aspetti che sottolinea Epson sono quello energetico e quello dei costi per copia. Le nuove Business Inkjet consentono un risparmio di energia di circa il 95% se confrontate con una laser di pari livello: si parla di 32 W contro una media di 800 W. Sul versante dei costi per copia, invece la stima di Epson indica un risparmio di circa un terzo. A fronte di queste cifre, Epson ha messo a confronto i costi nell’arco di tre anni sostenuti con una Business Inkjet e una sua laser della stessa fascia di costo, la Acculaser Ac 2600 considerando una stampa di circa 2.000 pagine al mese: le getto d’inchiostro hanno fatto registrare un risparmio di circa 2.500 euro.



La B300 e la B500Dn saranno in vendita da giugno: costeranno, rispettivamente, 306 euro e 522 euro (Iva easclusa); sono previsti anche proposte attraverso programmi costo copia. Saranno per Epson il banco di prova per capire come tarare la nuova offerta di getto d’inchiostro per l’ufficio su cui la società ha intenzione di puntare in modo deciso. Le laser “concorrenti” delle due nuove macchine rimarranno a listino.

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