In outsourcing a Ibm l’informatica del gruppo Fininvest

Si fanno molto stretti i rapport i fra Ibm e il gruppo Fininvest. Le due aziende, infatti, hanno costituito una nuova società comune, denominata Ic t Servizi, che erediterà in buona parte le attività informatiche della Fininvest e …

Si fanno molto stretti i rapport i fra Ibm e il gruppo Fininvest. Le due
aziende, infatti, hanno costituito una nuova società comune, denominata Ic
t
Servizi, che erediterà in buona parte le attività informatiche della
Fininvest e che fungerà da laboratorio comune di ricerca per applicazion
i
in aree emergenti, come Web broadcasting, la gestione elettronica dei
documenti e il commercio elettronico. Ict sarà posseduta all’80% da Ibm,
dovrebbe avere circa 150 dipendenti e si occuperà in prima battuta dei ser
vi
zi informatici per le aziende del gruppo Fininvest. Il valore del contratto
è stato stimato in circa 120/150 miliardi di lire in sei anni e da esso
sono escluse le componenti più strategiche dell’Edp, ovvero il controllo
generale e lo sviluppo applicativo.
" soprattutto sul fronte della collaborazione tecnologica che l’accordo
assume connotati e prospettive di impatto potenzialmente molto elevato. Ibm
diventa di fatto il partner tecnologico di riferimento per le attività di
sviluppo di aziende come Mediaset, Mondadori, Mediolanum, Standa e Pagine
Italia. Come ha spiegato il general manager di Ibm Emea, Bill Etherington,
ci sono grandi prospettive in aree come l’home banking, il commercio
elettronico, le assicurazioni on line o il video on demand. Fininvest vanta
presenze di primo piano in tutte queste aree
.
Ibm acquisisce così un partner di peso in Italia, ma rischia di giocare su
fronti pericolosamente paralleli, visto che esiste un’alleanza altrettanto
importante con la Stet. Il direttore operativo Marcello Montanari ha
attribuito un ruolo vitale all’alleanza con Stet, che peraltro si muove
sul fronte diverso delle telecomunicazioni
. Fininvest, dal canto suo,
acquisisce l’accesso ai laboratori di ricerca di Ibm e punta,
evidentemente, a una riduzione dei costi fissi informatici, come si
conviene in ogni buona operazione di outsourcing. Entrambe le aziende hanno
precisato che l’accordo è unicamente commerciale e tecnologico e non è
ipotizzabile alcuna forma di coinvolgimento di Ibm nel capitale di
Fininvest.

LASCIA UN COMMENTO

Inserisci il tuo commento
Inserisci il tuo nome