In Lombardia le aziende collaborano in rete

Presentati i primi risultati dell’iniziativa varata per facilitare i rapporti fra le aziende

La collaborazione fra imprese come antidoto al nanismo che contraddistingue
la struttura industriale italiana e strategia competitiva per competere sui
mercati internazionali. E’ la tesi di Sergio Campodall’Orto, consigliere di
Politecnico Innovazione, che con Regione Lombardia, Unioncamere,
Confederazione nazionale dell’artigianato e altre associazioni degli
artigiani ha dato vita a “Collaborare in rete”, un progetto che
punta a facilitare i rapporti e lo scambio di informazioni fra
fornitori, clienti, partner e terze parti utilizzando il Web. Il progetto, la
cui partecipazione è gratuita, si rivolge a gruppi di aziende manifatturiere
formati da committenti e fornitori e a gruppi di aziende omogenee che lavorano
in partnership o consorzi. Collaborare in rete si compone di un sito www.collaborareinrete.it per
artigiani e Pmi sui temi del business to business, e una
piattaforma tecnologica, e-Hub viene definita, per lo scambio di dati e
documenti fra aziende manifatturiere integrabile con i sistemi gestionali in
uso.


La piattaforma serve per gestire la catena della fornitura,
dall’approvvigionamento alla realizzazione del prodotto con lo scambio di dati,
la gestione di documenti tecnici e il supporto nella manutenzione delle
macchine. Gestione ordini, gestione documenti tecnici, gestione qualità,
Trobleshooting (un sistema per la risoluzione dei problemi tecnici) e
collaborazione in team sono le sezioni che formano l’e-Hub che
consente di ottimizzare la gestione delle informazioni organizzando tutti i dati
su un unico sistema Web. La sola collaborazione fra imprese, osserva
Campodall’Orto, però non basta. E’ necessario anche il supporto di un network di
competenze che provengono da università e centri di ricerca che contribuiscano a
realizzare quella struttura reticolare che è la base delle relazioni
collaborative. I vantaggi per le aziende sono evidenti e vanno dall’opportunità
di apprendimento allo sviluppo di competenze ma anche di nuovi prodotti in
partnership con altre aziende.


Iniziative come Collaborare in rete permettono infatti la
condivisione dei costi di sviluppo dei prodotti e dei rischi
associati, minori perdite nell’utilizzo di nuove tecnologie e la capacità di
gestire l’incertezza e di risolvere problemi complessi. Ma non solo. La
penetrazione su nuovi mercati, il posizionamento competitivo, la capacità di
risposta rapida ai cambiamenti della domanda sono gli altri aspetti favorevoli
della collaborazione che trova il suo limite nell’individualismo che agita molti
imprenditori, grandi o piccoli italiani. Dal punto di vista dei costi il
Politecnico stima una serie di risparmi che in qualche caso (soprattutto per le
medie aziende) possono arrivare fino al 30% e che riguardano la carta, le
telefonate, minori errori, scarti o rilavorazioni e l’eliminazione della
duplicazione di processi interaziendali. Anche rispetto al tempo è possibile
guadagnare qualcosa visto che si abbreviano i tempi di consegna
e si arriva prima sul mercato con i nuovi prodotti.

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