In Gu il Codice dell’amministrazione digitale

Il testo diventa legge dello Stato. Tutti i rapporti con la Pa potranno anche essere tenuti online

Con la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale diventa legge dello Stato il Codice dell’Amministrazione Digitale che detta le norme alle quali si devono attenere le Pubbliche Amministrazioni nel processo di ammodernamento tecnologico.

Con l’entrata in vigore del Codice dal prossimo gennaio la Pubblica amministrazione dovrà accettare l’utilizzo degli strumenti Ict come principale strumento operativo non solo nei rapporti interni ma, soprattutto, in quelli con la collettività. Questo dispositivo si associa a quello che ha dato già il via alla realizzazione del Sistema pubblico di connettività, una sorta di “autostrada digitale” che permetterà alle amministrazioni di dialogare tra loro.

Grazie al Codice atti, dati, documenti, scritture contabili e corrispondenza hanno la stessa validità giuridica di documenti cartacei e devono essere conservati in archivi informatici.
Secondo il ministero tutto questo potrebbe generare risparmi per 2,6 miliardi di euro l’anno.

La nuova normativa sancisce il diritto dei cittadini e delle imprese all’utilizzo delle tecnologie informatiche per tutti i rapporti con la Pa, a effettuare qualsiasi pagamento in forma digitale, ricevere comunicazioni pubbliche via e-mail e trovare online moduli e formulari aggiornati.
Inoltre, rende obbligatorie alcune caratteristiche per i siti della Pubblica amministrazione e punta all’azzeramento dei certificati tramite la trasmissione dei documenti tra amministrazioni e la condivisione dei database.

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