In cerca di standard e certificazioni per il Sistema Cargo

Visto l’incremento fino a 16mila miliardi di dollari previsto da Iata nel trasporto aereo delle merci entro il 2025 occorre lavorare su security e gestione della supply chain.

Cooperare nel nome della competitività del “Sistema Cargo” nel nostro Paese.

Ci crede Alha Group, operatore italiano attivo nel settore dell’Air Cargo Handling e della Transported Asset Protection Association attento a confrontarsi con i principali operatori pubblici e privati della suppy chain per individuare strumenti innovativi di cooperazione.

In particolare, tra i fattori di competitività per il settore di riferimento spiccano la security applicata all’interno delle aree aeroportuali e la gestione della sicurezza nella supply chain.

Affrontati in occasione di IT1, la prima conferenza italiana Tapa Emea sul ruolo della sicurezza nel sistema dei trasporti e della logistica, entrambi i temi hanno come obiettivo la riduzione dei casi di furto in tutto il processo produttivo e distributivo dei prodotti di alto valore e la sensibilizzazione sull’importanza della sicurezza considerato che, secondo fonte Ue, il furto di merci ad alto valore movimentate in Europa nelle catene logistiche di fornitura e stoccaggio costerebbe alle imprese circa 8,2 miliardi di euro all’anno.

Memori del fatto che, con oltre 600 aziende associate Tapa è l’associazione di riferimento per la certificazione delle procedure di sicurezza in tutta la filiera del trasporto merci, l’attenzione non può che andare sul settore del cargo aereo che, all’interno dei trasporti, costituisce il 7% in termini di volume, ma ben il 38% in termini di valore.

Da qui la necessità di ricercare un sistema di standard e certificazioni in grado di garantire produttori e operatori del settore.

Anche in vista dei “sensibili incrementi nel trasporto aereo delle merci” attesi da Iata, con un conseguente aumento del valore delle merci che, a livello mondiale, dovrebbe passare dagli attuali 5.300 miliardi di dollari ai circa 16.000 miliardi di dollari previsti entro il 2025.

Ma affinché l’applicazione di tali regole risulti più agevole e meno onerosa occorre incrementare i volumi traportati e concentrarsi su poli logistici aeroportuali di grande significato strategico all’interno dei quali coinvolgere in ugual misura tutti i soggetti che partecipano, direttamente e indirettamente, al complesso processo del trasporto combinato.

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