In attesa di X Internet

Il Web è pronto a una nuova fase di inarrestabile boom: l’ottimistica previsione è dell’istituto Forrester Research, che stima l’attuale presenza di oltre 100 milioni di dispositivi collegati a Internet e ritiene probabile che questa cifra salirà a un miliardo nel 2006.

Nel clima attuale è un po’ difficile crederlo ma il Web è pronto a una nuova fase di inarrestabile boom: l’ottimistica previsione è dell’istituto Forrester Research, che stima l’attuale presenza di oltre 100 milioni di dispositivi collegati a Internet ma ritiene probabile che questa cifra salirà a un miliardo di apparati nel 2006 e addirittura 14 miliardi nel 2010. ”Già nel 2006 ci saranno più dispositivi su Internet che persone sulla terra” sostiene Carl Howe di Forrester. L’istituto ha persino proposto l’adozione di un nuovo termine, X Internet per definire un Web “esteso” ad apparati non-Pc e popolato da vere e proprie applicazioni eseguibili in grado di interagire tra loro. Una rete fatta per favorire anche le interazioni dirette tra computer. In questa “metapiattaforma” le icone di una pagina Web non si limiterebbero a rappresentare un link a un’altra pagina o a un documento, ma ad applicazioni eseguibili come qualsiasi altro programma per computer. Molti dei dispositivi specificati nello studio Forrester sono completamente diversi dal pc. Si tratterà anche si termostatim apparati di uso domestico e altri che si aggiungeranno agli attuali computer e palmari. In questo scenario futuristico è anche possibile che i protagonisti del mercato non saranno più le varie Microsoft e Ibm, che oggi sfruttano la centralità del pc. In questa ottica, precisa Carl Howe, bisogna tenere d’occhio scontri come quello attualmente in corso tra Microsoft e Sun Microsystems, che secondo l’esperto sono impegnati in una lotta di reciproca eliminazione.

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