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Secondo Standard&Poors Iliad non cambierà il mercato italiano

Per l’analista S&P Global Ratings l’ingresso dell’operatore francese Iliad nel mercato delle telecomunicazioni italiano, avvenuto il mese scorso, avrà un impatto sul mercato, ma non sarà distruttivo, come molti stanno pensando.

Lo dice nel un rapporto intitolato “Iliad’s Odyssey Into The Italian Telecoms Market May Bring Gloom, But Not Doom“, in base al quale i prossimi mesi saranno fondamentali, in quanto gli operatori osservano i primi segnali di abbandono e stanno adeguando le loro offerte per contrastare lo sfidante.

Standard & Poors Global Ratings considera l’offerta mobile italiana di Iliad come aggressiva, principalmente per via della grande quantità di dati piuttosto che per il prezzo: 5,99 euro al mese per 30 GB in 4G e conversazioni e sms illimitati.

L’offerta è disponibile per il primo milione clienti e S&P Global Ratings crede che Iliad abbia grandi possibilità di raggiungere questo obiettivo a breve termine.

Tuttavia Standrad & Poors non vede l’offerta come un elemento in grado di innescare una grave guerra di prezzi e prevede che dopo l’ondata iniziale si possa consolidare un generale calo di prezzi (e quindi di fatturato) del mercato nell’ordine del 2-3%.

Il quadro del mercato italiano secondo Standard & Poors

L’offerta di Iliad piace ai clienti attenti alla quantità di traffico dati alla ricerca di una proposizione semplice e comprensibile. Per il raggiungimento dei suoi obiettivi Iliad può beneficiare anche della grande base di clienti che pagano anticipatamente e che sono soggetti a a una rapida dinamica di cambio operatore.

Allo stesso tempo, tuttavia, sconta il fatto di essere entrata tardi (Free mobile fu lanciato in Francia nel 2012) sul maturo mercato italiano, partendo da zero.

Saranno la risposta dei clienti italiani e l’entità delle reazioni degli operatori, a determinare se e quanto il valore del mercato italiano potrà calare.

Nei prossimi mesi S&P Global Ratings controllerà i prezzi e i movimenti dei clienti per verificare la previsione di calo del reddito deli mercato del 2-3%, rivedendo eventualmente le aspettative.

Il taglio dei prezzi dei concorrenti in concomitanza a un forte aumento del churn rate rappresenterebbe una evoluzione delle previsioni di mercato. Escludendo ciò l’analista attende i dati del terzo trimestre per la prima valutazione di impatto sui tassi di abbandono: i numeri del secondo trimestre potrebbero non dire abbastanza sugli effetti del lancio di Iliad avvenuto a fine maggio.

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