Il Wsdm fa un passo avanti

Fujitsu supporta Ibm per il Common Base Event. Il fine è uno standard per l’autonomic computing.

Il panorama degli standard per i servizi Web è in costante composizione, con le più grando società dello scenario It impegnate a incontrarsi a metà strada per dare senso compiuto a i prorpi singoli sforzi.


L’ultimo caso dettato dalla cronaca è quello che vede protagoniste Ibm e Fujitsu, che hanno stipulato un accordo per collaborare allo sviluppo e all’affermazione di uno standard in grado di uniformare le strutture di autonomic computing.


In particolare, Big Blue ha vinto il sostegno di Fujitsu al proprio modello Common Base Event nel contesto del Web Services Distributed Management (Wsdm), ovvero del gruppo di lavoro che si occupa dello sviluppo delle specifiche per la gestione delle risorse distribuite in un’architettura di servizi Web. Pertinente, quindi, al 100% con ciò che Ibm intende come autonomic computing.


In questo senso, il Wsdm viene visto come la chiave di volta per mettere tutti i vendor d’accordo quando si tratta di identificare e risolvere i problemi in relazione alle differenze di comunicazione dati in situazioni di business-to-business. Ovvero in quei terreni che oggi si chiamano anche Soa (Service oriented architecture).


Il Wsdm conta già 19 adesioni nel comitato tecnico, anche se mancano nomi di rango quali Microsoft, Sun, Dell, Intel e Amd, che, invece, si sono impegnate nello sviluppo di Ws-Management, una specifica rilasciata lo scorso ottobre e sottoposta al Dmtf (Distributed Management Task Force).


C’è una differenza, però, fra i due candidati standard, che lascia ben sperare per un “incontro a Teano”: il Ws-Management sembra essere più orientato all’aspetto della convivenza dell’hardware.


E difatti c’è già chi nota che un ponte fra il Dmtf, che si occupa sostanzialmente di far convivere i dispositivi, e i Web service, c’è giaà, ed è il Ws-Common Information Model (Ws-Cim). E, in sostanza, il cammino che compie il Dmtf per creare interfacce per i servizi Web si può collegare con quello che il Wsdm fa nel contesto dell’Oasis.

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