Il WiMax urbano si sperimenta ad Arezzo

Il Comune parte con la prima sperimentazione di WiMax su territorio urbano. Si comincia con telesorveglianza e teleassistenza medica come primi servizi

Da metà anno sono state avviate una cinquantina di sperimentazioni per
l’installazione di reti WiMax in diverse zone italiane. Partendo dall’installazione
nel mare di Siracusa, su una piattaforma petrolifera di Edison, si arriva alle
Alpi valdostane.
Il sito della Fondazione Bordoni (www.fub.it),
per conto del ministero delle Comunicazioni, si prende carico di seguire l’evoluzione
delle sperimentazioni.
È proprio la Fondazione che rende noto il completamento della prima rete
cittadina WiMax ad Arezzo. La sperimentazione del WiMax nel contesto urbano
si inserisce nel progetto "Arezzo: società dell’ubiquità"
promosso dal Comune della città toscana.
In questa prima fase, la rete cittadina utilizza gli apparati WiMax che Alcatel
ha fornito, installato e integrato.

La rete wireless per il collegamento a larga banda di sedi di imprese private
e di uffici della Pa, con un accesso simmetrico, consentirà una comunicazione
dati fino alla velocità di 10 Megabyte al secondo. Al momento sono collegate
cinque sedi dell’amministrazione (Palazzo Comunale, Palazzo dell’Aisa,
sede della Circoscrizione fiorentina, ufficio Manutenzione Comunale, sede della
Polizia Municipale) e una postazione mobile della protezione civile.

I collegamenti sono realizzati mediante due micro base station installate nel
Palazzo Comunale che collegano a stella le terminal station situate sul mezzo
della protezione civile e nelle altre quattro sedi. In ciascun sito le terminal
station forniscono una copertura Wi-fi degli interni e vengono collegate esternamente
verso il centro stella (il Palazzo Comunale) con WiMax. I dispositivi collegati
negli edifici sono telefoni Ip sia wireless, sia wired, pc per accesso Internet
a larga banda ed eventualmente a servizi di televisione su Ip.

Tramite Webcam,
inoltre, è possibile approntare servizi di telesorveglianza per la gestione
di situazioni di emergenza oppure l’assistenza a distanza. Il progetto di Arezzo
funge da laboratorio di idee ed esperienze destinate a essere "esportate"
in altri contesti e territori sulla base di una logica di riuso sempre più
in voga nell’ambito della Pubblica amministrazione e dei servizi di e-government.

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