Il W3C abbandona il royalty free

Il World Wide Web Consortium (W3c) adotterà una nuova modalità di licenza compatibile con la tutela dei diritti di brevetto sui software.

Il World Wide Web Consortium (W3c) adotterà una nuova modalità di licenza compatibile con la tutela dei diritti di brevetto sui software. Il nuovo sistema, battezzato Rand, Reasonnable and non discriminatory), dovrebbe essere recepito entro il febbraio del 2002. I detentori dei brevetti Rand potranno, così, valorizzare le proprie invenzioni sviluppate per il W3c.
Il titolare dei diritti di sfruttamento avrà tre possibilità: scegliere di donare gratuitamente la propria tecnologia e accettare che la raccomandazione del W3c sia pubblicata in modalità “royalty free”; valorizzare il proprio brevetto e veder pubblicata la raccomandazione sotto licenza Rand o bloccare la raccomandazione del Consorzio se nessuno di questi modelli lo convince. Sino ad oggi, infatti, le raccomandazioni del W3c erano senza statuto e quindi considerate come royalty free.
Con il Rand, gli utenti di una raccomandazione che sfruttano una tecnologia brevettata dovranno pagare al detentore del brevetto un diritto di sfruttamento, sotto forma di baratto o in contanti. La modalità di pagamento sarà a esclusiva discrezione di chi detiene il brevetto.
La decisione ha gettato scompiglio nella comunità dei sostenitori del software open che pensa che il Consorzio abbia, in questo modo, ceduto l’anima agli industriali dell’informatica. Le future raccomandazioni del W3c rilasciate sotto la licenza Rand, potrebbero, infatti, divenire a pagamento per gli utenti. Una piccola rivoluzione culturale per la comunità Internet, abituata a sfruttare gratuitamente le tecnologie del Consorzio.

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