Il VoIp accoglie l’open source

Il rilascio di Asterisk 1.0.0 simboleggia la consistente ragionevolezza di una proposta open anche per il settore del Voice over Ip.

27 settembre 2004

Il software open source per il VoIp è maturato, al punto da arrivare ad avere una dignità che lo porta a trasvolare l’Atlantico e a proporsi alle nostre realtà.


Stiamo parlando di Asterisk, software di Private branch exchange (Pbx), che funge anche da piattaforma di Interactive voice response (Ivr), che viene rilasciato dall’omonima società sotto General public license.


Il passaggio di status gli viene dal rilascio della versione 1.0.0, che, a detta dei suoi creatori, non apporta rilevanti miglioramenti in fatto di funzionalità, ma che fissa tutti i bug possibili e immaginabili, componendo quindi una proposta caratterizzata da stabilità.


Le funzionalità di base della piattaforma Asterisk riguardano il supporto dei servizi caller Id e di quelli di voice mail, la gestione delle code di chiamate vocali e della conferenza.


Sul fronte VoIp puro, Asterisk gestisce l’interoperabilità con vari protocolli, fra cui H.323, Sip (Session initiation protocol), Mgcp (Media gateway control protocol), a cui aggiunge il “proprietario” InterAsterisk eXchange, che gli conferisce la capacità di trasferire chiamate da un sistema a un altro.


Grandi capacità di estensione, quindi, quelle del software di Asterisk, rese possibili anche dalle Api, dalle interfacce di script Agi e dal suo dynamic module loader.


Una piattaforma, quindi, che punta all’estensibilità per un mercato, quello del VoIp, in estensione, come dimostrano i tanti casi di aziende che convertono la propria struttura di comunicazione vocale tradizionale a quella su Ip.

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