Il verticale come approccio di business

Le specificità settoriali, contrapposte alle generalizzazioni di mercato, sono per PeopleSoft capisaldi utili per cogliere le caratteristiche dei singoli processi. La tecnologia deve essere complementare alla cultura aziendale, come testimoniano le soluzioni per fashion e real estate.

Che il prodotto come tale non sia più considerato risolutorio delle problematiche aziendali è un concetto ribadito dagli utenti stessi che sottolineano come a far la differenza non siano le funzionalità spurie bensì le applicazioni vestite a misura di realtà settoriale. I vendor devono trovare il giusto modo di porsi al mercato e l’approccio per industry pare essere la mossa da compiere per vincere la partita.


Eccezione contrapposta a normalità, peculiarità a generalizzazione sono ormai dei concetti affermati che rendono insostituibile l’operato dell’uomo, capace di cogliere le effettive esigenze del business, ma che, per far ciò, deve essere supportato da strumenti adeguati.


Anche PeopleSoft condivide questo modo di operare e, a testimonianza ulteriore della propria volontà di investire in soluzioni verticali, lancerà entro l’anno tre nuove release di EnterpriseOne, Erp che guarda al mondo industriale e che rappresenta una delle famiglie a portafoglio. “Bisogna credere in una complementarietà di tecnologia e cultura – ha spiegato Tarcisio Zacchetti, solution consultant manager di PeopleSoft – ed è nostra intenzione continuare su questa strada, affiancando l’integrazione ai capisaldi della nostra offerta”, la quale poggia anche su World, per il mondo As/400, e su Enterprise, linea di prodotti best-of-breed con al centro Crm e Hcm (Human corporate management).

Tra standard e best practice


Cogliere le caratteristiche dei singoli processi facilita l’operato dei clienti, che possono contare direttamente sull’apporto del vendor o dei suoi partner. “Nella nostra organizzazione, le industry sono proposte in una doppia veste – ha specificato Zacchetti -. Alcune nascono e sono gestite a livello corporate, come quelle per il fashion, il food, il machinery, l’elettronica, il chimico e farmaceutico. A queste si sommano soluzioni con particolare valenza settoriale, le quali devono essere adattate nei singoli paesi esclusivamente in termini di best practice”. Ed è qui che entra in gioco l’expertise consulenziale. La gestione del bilancio o degli aspetti civilistici hanno poche differenze da un comparto all’altro, mentre la produzione si distingue nettamente dalla logistica per non parlare dell’evoluzione che, anche in pochi mesi, può riguardare l’azienda. Una fluidità che sposta il modo di gestire le particolarità. Partendo da un medesimo software di base, PeopleSoft plasma i moduli sul cliente, dando voce a quegli aspetti non previsti dalla soluzione standard che, dalle parole di Zacchetti, “garantisce una copertura pari a circa l’80% delle necessità. La quota restante va legata alla riorganizzazione dei processi piuttosto che a funzionalità specifiche ed è da ascriversi a chi si occupa dell’implementazione”. E qui sta uno degli aspetti caratteristici dell’impostazione della casa americana che ha deciso di non affidare direttamente ai partner lo sviluppo di soluzioni per settori di nicchia, evitando in questo modo il proliferare di software che potrebbero essere difficilmente gestibili e controllabili.

La “moda” nelle industry


Quella della specializzazione rappresenta un percorso battuto. L’opinione è condivisa anche da Francesco Cantatore, solution consultant di PeopleSoft, il quale ha sottolineato come “fino a qualche anno fa, le soluzioni Erp disponevano di poche funzionalità verticali, in quanto i progetti realizzati presso le aziende consentivano l’adattamento delle soluzioni alle esigenze. La situazione è divenuta più complessa nel momento in cui le aziende hanno cercato dare maggiore risalto agli aspetti di core business”.


Tra le aree che PeopleSoft reputa più sentite e alle quali nel prossimo futuro il mercato dedicherà crescente attenzione emergono quello dalla moda, che il vendor affronta con le soluzioni Fashion e Text Style, e quello della gestione immobiliare, con Real Estate Management. Le prime due si legano all’evoluzione di un mercato che, fino a qualche tempo fa, cercava negli Erp classici una risposta alle proprie esigenze, salvo poi essersi reso conto, anche in seguito alla delocalizzazione della produzione, della necessità di soluzioni ad hoc. “Le applicazioni coprono dalla definizione dei dati di prodotto alla distinta base, al forecast, agli acquisti, alla vendita”, ha proseguito Cantatore. Per l’esattezza, Fashion si rivolge ad aziende del mondo moda (abbigliamento, calzature e accessori), mentre Text Style vuole incarnare le imprese presenti nella filiera produttiva del tessile. “L’accento è sulla flessibilità – ha detto ancora Cantatore -, vale a dire la possibilità di modificare i processi in modo semplice e in tempi rapidi, gestendo anche l’attività dei terzisti”.


Consapevole, poi, del fatto che i processi sono sempre più spesso guidati dalla domanda, PeopleSoft propone anche la soluzione Demand Driven Manufacturing, che mira a ridurre il time-to-market, i costi e le rimanenze finali che nel settore moda diventano quasi invendibili.

Il valore immobiliare


L’integrazione è anche alla base della soluzione per il settore immobiliare che colloquia con il sistema contabile e permette a PeopleSoft di “attaccare” mercati quali quello assicurativo, bancario o pubblico, notoriamente dotati di grossi patrimoni immobiliari. Real Estate Management si rivolge, infatti, ad aziende che operano nel settore della costruzione, della manutenzione e della gestione di stabili, relativamente ad attività come il censimento anagrafico, l’amministrazione, gli affitti, la fatturazione ricorrente e quella delle spese comuni ai vari conduttori. “Il tutto seguendo delle logiche che variano e si adattano da paese a paese”, ha sottolineato Stefania Sadigh, senior solution consultant di PeopleSoft. Il modulo consente l’impostazione di budget e previsioni, stabilendo ipotesi, ad esempio, sui tassi di occupazione delle aree immobiliari in gestione o di crescita degli affitti. “Stiamo continuando a investire a livello di sviluppo – ha concluso Sadigh -, improntato sia all’arricchimento di funzionalità specifiche sia alla massima fruibilità da parte degli utenti”.

LASCIA UN COMMENTO

Inserisci il tuo commento
Inserisci il tuo nome