Il valore della formazione

L’aggiornamento per alcune figure dell’Ict rappresenta un requisito essenziale. Ma visti gli elevati costi dei corsi, molte ricorrono a Internet e alla stampa specializzata.

La formazione rappresenta uno degli elementi cardine per
tutta l’Ict. Tabella


È uno strumento indispensabile per garantire
un futuro al settore, è necessaria in un contesto che pone come
elemento centrale la competenza, è richiesta dalle figure
professionali ed è una delle leve con cui l’azienda cerca di
motivare le proprie risorse.
È, però, al tempo stesso, un grande
onere
per l’azienda che deve sostenere due tipi di costi: il costo del
corso e la mancata disponibilità di risorse impegnate nella formazione. Tabella


È
per questa ragione che si cercano da sempre forme che consentano di
ottenere gli stessi obiettivi riducendo al contempo i costi, sia palesi che
nascosti
.
Non a caso, cresce il ricorso al training on the
job
, forse uno degli strumenti che consentono una formazione diretta e
assolutamente aderente agli scopi e al modus operandi dell’azienda stessa, a un
costo praticamente nullo, seppure questa modalità si applichi con
successo nel caso di risorse di tipo consulenziale e di sviluppo
(per
le quali viene adottata nel 40% dei casi), ma meno, come è ovvio, per figure di
tipo manageriale. Cresce, inoltre, l’autoformazione (ovvero
l’utilizzo di Cbt e manuali), che consente alla risorsa di gestire il tempo da
dedicare alla formazione in totale autonomia (particolarmente utilizzato dalle
figure di sviluppo e implementazione, quasi nel 70% dei casi). Quando si ricorre
a veri e propri corsi di formazione, invece, si
preferiscono quelli in aula
, anche se la formazione a distanza sembra
particolarmente gradita alle figure di direzione e gestione per corsi di tipo
manageriale (fruiti dal 7% delle risorse).

Fatte queste premesse,
quindi, risulta abbastanza comprensibile il dato relativo alle risorse che hanno
fruito di formazione, circa il 40% persino nell’ultimo anno (nonostante un
mercato in calo del 10%).
Rispetto all’anno scorso, tuttavia, proprio per la
necessità di contenere i costi, sono stati ridotti i giorni destinati
alla formazione
: il 30% vi ha dedicato meno di 5 giorni (il 27% nel
2002), contro il 42% che ha fatto più di 10 giorni (ma erano oltre il 47% l’anno
scorso).
Sembra che le aziende siano state particolarmente attente nel
selezionare gli investimenti da effettuare in formazione, che sono stati in
molti casi indirizzati proprio alle aree che necessitano di un maggiore sforzo
nell’acquisizione delle competenze.
Tuttavia, sembrano essere state
maggiormente penalizzati da questa necessità di fare economia le figure di
sviluppo
, proprio in un momento in cui l’integrazione applicativa e
l’innovazione degli strumenti di sviluppo, sempre più orientati all’Application
lifecycle management, sembrano rendere necessari aggiornamenti in quest’area.

Alla mancata possibilità di investimento da parte delle aziende, le
risorse rispondono cercando di mantenere aggiornate le competenze utilizzando
strumenti come le newsletter
(utilizzate dal 65% delle figure
professionali) di vendor o entità riconosciute, ma soprattutto Internet
e stampa specializzata
, confermando il fondamentale ruolo che questi
attori svolgono nella costante crescita del settore.

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