Il test di Ulead Videostudio 8

Economico e facile da usare, il programma risulta indicato per chi si avvicina al mondo dell’elaborazione video. Manca l’interfaccia in italiano

8 giugno 2004 Con la release numero 8 di Videostudio, Ulead risponde
al neonato di casa Pinnacle, Studio 9, e ne diventa il principale
contendente per la leadership dei software di editing video di fascia amatoriale.

Sì, perché sono i due principali attori nel mercato dei software
attorno ai 100 euro, che vede distanti ad alcune lunghezze VideoWave
di Roxio, Powerdirector di Cyberlink o Screenblast di Sony
.

Il prezzo di 79 euro lo pone di circa 20 euro sotto a Studio
9, ma la mancanza dell’interfaccia in italiano potrebbe
essere un grosso svantaggio rispetto al programma di Pinnacle, almeno qui in
Italia.

Per il resto i due programmi si equivalgono: permettono di
gestire tutta la procedura di elaborazione video, dalla cattura alla produzione
del filmato finale, compresa la masterizzazione su DVD.

Un plus importante di Videostudio 8 sta nella possibilità di
gestire due tracce video
, questo consente di fare montaggi più
elaborati compreso il Picture in picture, come si può vedere nel box
a lato.

Le novità della versione
Tra le varie novità di questa versione possiamo citare la presenza di
un Wizard che semplifica la procedura e aiuta chi sta muovendo
i primi passi, la possibilità di gestire i formati MPEG4,
e i 16:9 per ottimizzare la visualizzazione sui televisori Widescreen.

Numerosi, come si conviene ad un software amatoriale, gli effetti,
i filtri e le transizioni, ideali più per fare esperimenti
divertendosi, che per essere integrati in un lavoro da mostrare.

Non poteva mancare infine lo smart system, che permette di sincronizzare al
meglio la musica con il cambio di clip.

Nella confezione sono presenti due CD, uno con l’applicazione e uno con
i contenuti extra, video e musiche liberamente utilizzabili, il manuale e un’ottima
guida su come utilizzare la videocamera, però in inglese.

Interfaccia
L’interfaccia di Videostudio si può dividere in quattro aree. Al
centro spicca il grande monitor con i comandi di riproduzione posti nella parte
inferiore, le due diciture Project e Clip, se selezionate mostrano la timeline
o la singola clip.

Alla sua destra troviamo le librerie che contengono le clip video, audio o
l’elenco di filtri effetti che si possono applicare alle scene. Un piccola
pecca è il mancato avvio con un doppio clip dell’effetto direttamente
nel monitor.

Nella parte sottostante c’è il rettangolo allungato che a seconda
della selezione può essere trasformato in modalità storyboard,
timeline oppure una terza modalità permette di gestire le sole tracce
audio che sono state inserite nel progetto.

Alla sinistra del monitor troviamo invece la finestra di completamento che
a seconda della clip selezionata visualizza i dettagli o le operazioni che si
possono effettuare sulla clip stessa: taglio, durata, slow o fast motion.

Timeline, storyboard e gestione audio
La sezione principale di Videostudio 8 si trova nella parte inferiore della
finestra ed ha tre funzioni. Nella visualizzazione standard è prevista
la disposizione delle clip in storyboard, nella quale le clip sono disposte
in sequenza, utile per creare un ordine cronologico della storia che si andrà
a creare.

La seconda modalità di visualizzazione è la classica timeline,
la linea temporale in cui si possono inserire diverse tipologie di formati nelle
tracce. In particolare abbiamo due tracce video, una per il titolo e due audio.

Il passaggio tra modalità storyboard e timeline si effettua cliccando
sui pulsanti posti sulla sinistra.

Il terzo attiva la gestione tracce audio con la possibilità di intervenire
sui livelli di volume o inserire una dissolvenza. Al contrario di altri software
di videomontaggio, nei quali vi è un’unica timeline in cui si può
intervenire sia su audio sia su video, la suddivisione in Videostudio con una
parte solo per l’audio, potrebbe risultare un po’ scomoda.

continua…

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