Il test della FujiFilm FinePix M603

17 aprile 2003 La prima cosa che balza all’occhio osservando la M603 è la sua forma inusuale concepita per facilitare le riprese video in abbinamento alla fotografia. Si tratta infatti del primo esperimento al mondo di fotocamera che tenta di sostituir …

17 aprile 2003 La prima cosa che balza all’occhio osservando la
M603 è la sua forma inusuale concepita per facilitare le riprese video
in abbinamento alla fotografia. Si tratta infatti del primo esperimento al mondo
di fotocamera che tenta di sostituirsi appieno anche a una videocamera.
Sinora è accaduto il contrario. Nonostante la presenza nella confezione
di un supporto aggiuntivo, l’impugnatura risulta poco pratica, per
fotografie da prendere al volo
.
L’assenza del mirino ottico è compensata dall’amplio monitor
LCD di 2,5 pollici, che però influenza negativamente l’autonomia
della batteria.
Superato l’impatto iniziale non resta che apprezzare tutta la tecnologia
che questa macchina ha da offrire. I menu interattivi sono semplici e
veloci da navigare
grazie alla presenza di un comodo joystick. Il sensore
Super CCD da 3,1 megapixel di terza generazione trasmette al
display immagini nitide e fedeli. Questo consente di ottenere fotografie a risoluzioni
molto elevate, da commentare anche con brevi registrazioni vocali. Interessante
anche la modalità di continuous shooting, con fotogrammi
in sequenza rapidi e precisi, tempi di compressione quasi immediati e la possibilità
di scattare foto in macro, per i soggetti molto vicini.
L’innovativa modalità panoramica permette, attraverso
la pressione di un tasto dedicato, di attivare una griglia ausiliaria per la distribuzione
degli elementi dell’inquadratura, così da poter allineare facilmente
il soggetto principale o magari la linea d’orizzonte alle linee guida.
Come detto, ciò che diversifica la M603 da tutti i prodotti concorrenti
è però la modalità di recording video, tanto
curata da farla apparire come una perfetta integrazione tra una fotocamera e una
videocamera. La compatibilità con il supporto Microdrive di IBM,
che consente una capacità di memorizzazione fino a 1 GB, risulta l’ideale
per sfruttare appieno la suddetta modalità, con registrazioni fino a 30
minuti, dalle quali è possibile anche estrarre singoli frame come fossero
fotografie.
La fotocamera si connette al PC tramite l’apposito cavo USB per trasformarsi
in una versatile webcam e partecipare a videoconferenze in Rete.
Nella confezione oltre ai soliti cavi di connessione al computer ed alla TV troviamo
un manuale semplice e completo in italiano. Viene fornito anche un CD contenente
oltre al FinePixer Viewer, per la visualizzazione di immagini e filmati,
anche PictureHello (disponibile solo per Windows) per l’editing

e il supporto “a culla” PictureCradle.

Pro
• Supporto memorie multiplo: proprietario e Microdrive
• LCD da 2,5 pollici ad alta risoluzione

Contro
• Voluminosa e poco pratica da impugnare
• Memoria in dotazione appena sufficiente le funzionalità foto. Per il video occorre acquistare l’IBM Microdrive

Il prezzo
720 euro (IVA compresa)

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