Il test della ATI Radeon 9600 Pro

luglio 2003 Il Radeon 9600 Pro sostituirà il 9500 Pro non perché offra qualcosa di più tecnologicamente ma perché per ATI è più conveniente realizzarlo. Nel 9600 è stato dimezzato il numero delle pipeline grafiche, quattro rispetto alle otto del 9500, …

luglio 2003 Il Radeon 9600 Pro sostituirà il 9500 Pro non perché
offra qualcosa di più tecnologicamente ma perché per ATI è
più conveniente realizzarlo.
Nel 9600 è stato dimezzato il numero delle pipeline grafiche, quattro rispetto
alle otto del 9500, riducendo di un bel po’ di milioni il numero di transistor.
A questo si aggiunga il processo di costruzione a 0,13 micron (nel 9500 è
a 0,15 micron).
Entrambe portano a una riduzione dell’area di silicio e quindi da un wafer si
possono ricavare un maggior numero di chip.
Per compensare la perdita di prestazioni dovuta alla riduzione delle pipeline,
ATI ha incrementato la frequenza di clock di processore e memoria, portandola
rispettivamente a 400 e 600 MHz contro i 275 e 540 MHz del Radeon 9500 Pro. Un
altro aiuto arriva dal controller della memoria ottimizzato e dall’aumento del
livello di compressione dei dati dello Z-buffer che aumenta la banda passante
tra chip grafico e memoria.
Tuttavia le prestazioni non raggiungono il livello del 9500 Pro ma ciò
non intacca la sua competitività. Nel funzionamento senza antialiasing
e filtro anisotropico attivati è superiore in tutti i test all’FX 5600
e la scena non muta neppure attivandoli e aumentando la risoluzione, anzi il divario
aumenta. Ciò porta al paradosso di una scheda con le migliori prestazioni
di fascia e allo stesso tempo inferiori a quelle del modello che andrà
a sostituire.
Tra l’altro nonostante l’economicità di produzione, la differenza di prezzo
tra una scheda col 9500 Pro e una col 9600 Pro è di appena 10 o 20 euro
in meno a favore di quest’ultima.

Pro
• Le migliori prestazioni di fascia

Contro
• Prestazioni inferiori del 9500 Pro che andrà a sostituire

Prezzo
205 euro (IVA compresa)

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