Il test del Western Digital ShareSpace

Un NAS da quattro terabyte per archiviare i documenti in ufficio. Dispone di interfaccia Ethernet e 3 porte USB. Costa 849 euro.

Aprile 2009 L’aspetto sobrio e senza fronzoli, la costruzione solidissima e il notevole peso, in rapporto alle compatte dimensioni, possono intimidire, ma in realtà il NAS ShareSpace di Western Digital semplicemente mette a disposizione 4 TB facili, sicuri e veloci, con un apprezzabile contorno di funzioni ausiliarie.
Si collega all’alimentazione e alla rete, si attende un paio di minuti e il PC già lo rileva come host appartenente al workgroup.


Non solo, ma tutti i PC della rete su cui sia abilitata la funzione Universal Plug and Play di XP lo segnaleranno entro pochi istanti come “nuovo dispositivo UPnP in rete”: con un doppio clic ne viene mostrato l’elenco, con un secondo doppio clic se ne apre l’interfaccia di controllo Web. Attraverso il wizard di configurazione (che comunque, qualora manchi il supporto UPnP nei PC della rete, può anche essere avviato da un programma presente sul tradizionale CD-ROM a corredo) si può procedere in modo estremamente semplice alla configurazione iniziale dell’unità.


Viene attivata una procedura web based che pone poche semplici domande, a molte delle quali si può semplicemente rispondere confermando la risposta di default: nome da dare all’unità, data e ora, nuova pass­word amministrativa, modalità assegnazione indirizzo. Subito dopo il server è già raggiungibile e le cartelle condivise possono essere montate manualmente oppure si può sfruttare il programma d’installazione, che lo effettua in automatico per tutte le cartelle condivise assegnando lettere di unità dalla Z a ritroso. L’intero processo è durato meno di dieci minuti.
Quanto sopra per quanto riguarda le funzioni di base: condividere una capace cartella in rete, con garanzia di affidabilità e stabilità e con accesso controllato da password. Ma ovviamente non è questa l’unica funzione di ShareSpace.


Funzioni aggiuntive
Molto interessante, tanto per cominciare, è la funzione di backup automatico via USB. È sufficiente collegare un disco o pen drive USB alla porta frontale (l’unica abilitata per questa funzione), attendere per qualche secondo che il LED diventi verde e infine premere il pulsante di backup. Viene così effettuato il backup automatico del contenuto della sola prima partizione dell’unità collegata (in caso di partizioni multiple), e il contenuto viene salvato nella cartella Public del NAS, con un nome riconoscibile e provvisto di data. Essendo la cartella condivisa in rete, il backup è immediatamente accessibile da qualunque PC in rete. Si può fare anche il contrario: una cartella predeterminata dell’unità NAS può essere riversata su una memoria USB collegata alla porta frontale, anche in questo caso semplicemente premendo un tasto. è infine possibile condividere in rete i dispositivi USB collegati alle tre porte presenti sull’unità.


Molto semplice l’amministrazione delle utenze e dei gruppi e l’assegnazione dei permessi di accesso: tutto si effettua via Web, così come la gestione dei volumi e dello schema RAID, la consultazione del log di sistema, la configurazione dei parametri di rete e così via.
Interessanti le funzioni aggiuntive MioNet (per l’accesso al NAS da remoto via Internet, da PC con installato l’apposito software), iTunes server e Downloader: quest’ultima consente il download autonomo via FTP o HTTP di file da Internet di cui sia nota la URL. Infine, accanto alla classica condivisione Windows sono ovviamente presenti il supporto per FTP e NFS.


Prestazioni
Sul versante prestazionale i valori non sono eccelsi, probabilmente a causa di un controller interno che specialmente nell’affrontare le elaborazioni richieste dalla scrittura in RAID 5 mostra un po’ la corda.


Teoricamente una rete Gigabit dovrebbe consentire comunicazioni a velocità fino a 1000/8=circa 125 Mbyte/s, e una rete 100 Mbit Ethernet ovviamente un decimo di quel valore, circa 12,5 Mbyte/s.
In realtà la velocità in scrittura rilevata, con attestazione su rete Gigabit, non supera i 12-13 Mbyte/s tipici, sfruttando solo in piccola parte il potenziale della rete Gigabit.
Anche su rete 100 Mbit, durante la scrittura, la velocità è inferiore ai massimi teorici: il grafico del throughput mostra delle irregolarità nel flusso di dati e la velocità media di trasferimento è inferiore a quella osservata quando sulla stessa rete si trasferisce lo stesso file verso una cartella condivisa da un PC. Le cose vanno meglio in lettura, dove (su Gigabit Ethernet) si raggiungono anche i 25 Mbyte/s: un valore più accettabile, anche se sempre ben inferiore alla velocità teoricamente consentita dalla rete e anche alla velocità di cui sarebbero capaci le meccaniche dei dischi contenute all’interno del NAS.


Pro
– Estrema facilità di installazione e configurazione
– Solidità e qualità costruttiva
– Grande silenziosità
– Capacità
– Consumo e generazione di calore limitati
– Utili funzioni ausiliarie


Contro
– Velocità di trasferimento
– Porta USB frontale un po’ incassata


Caratteristiche tecniche
Modello: ShareSpace NAS 4 TB
Produttore: Western Digital
Numero dischi: 4
Capacità reale: 4 TB (capacità disponibile dipendente da schema RAID scelto)
Interfaccia di rete: Ethernet 10/100/1000
Interfacce USB 2.0: 1 frontale (abilitata per one-touch backup), 2 posteriori
Temperatura ambientale per il funzionamento: da 5 a 35 °C
Dimensioni: 196x199x160 mm
Peso: 4,9 kg
Prezzo: 849 euro (IVA compresa)

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