Il test del Mio Technology Mio 168

Compatto e con ricca dotazione, il PDA di Mio Tech pecca però sulla sensibilità del GPS. Il che lo rende più adatto a un uso veicolare che escursionistico

settembre 2005 Il Mio 168 è un palmare Pocket PC “entry
level” con ricevitore GPS integrato. Il processore è il collaudato
Intel XScale, qui nella “tranquilla” versione a 300 MHz.

La dotazione di memoria prevede i canonici 64 MB di SDRAM, largamente sufficienti
per l’esecuzione delle applicazioni, e 32 MB di Flash ROM per il sistema
operativo.

Diversamente da alcuni palmari in cui parte della flash ROM è disponibile
all’utente come utile memoria non volatile, su questo modello la protezione
dei dati in SDRAM è affidata alla continuità della carica della
batteria, oppure all’installazione di una flash card in formato SD.

La connettività, come sempre avviene in questo tipo di dispositivi,
è assai modesta. Non sono presenti né Bluetooth né Wi-Fi.
Si fa quindi affidamento sullo slot SDIO, sul connettore di alimentazione/espansione
e sulla porta a raggi infrarossi, ben posizionata sul bordo superiore. Un po’
insolita invece la dislocazione del jack per la cuffia, nella parte bassa del
lato sinistro.

Corretto il posizionamento dei pulsanti di accensione e di controllo, mentre
il controller a quattro vie (con funzione select) è un po’ troppo
duro da azionare.

La stilo è compatta e di tipo telescopico ed è trattenuta nella
sua sede in modo piuttosto forte, tanto da rendere difficoltosa l’estrazione.
Sul retro un originale interruttore di alimentazione permette di effettuare
un hard reset (il soft reset è invece attivabile, come di consueto, agendo
su un pulsante accessibile tramite un forellino sul fianco del palmare).

A completamento delle dotazioni classiche, l’unità integra il
microfono e un altoparlante di ottima potenza, ideale per le indicazioni vocali
del programma di navigazione.

Lo schermo, normale per dimensioni e risoluzione, si segnala per la buona
insensibilità all’angolo orizzontale di visione, mentre risente
un po’ troppo dell’angolo verticale. Nella norma, invece, il trattamento
antiriflesso, ossia non eccezionale per l’uso veicolare.

L’antenna GPS, integrata sul bordo superiore, è orientabile per
migliorare la ricezione. In condizione di riposo, non scompare nella sagoma
del dispositivo, ma sporge di circa mezzo centimetro.

Un coperchietto di gomma sul bordo copre il connettore che consente di collegare
una antenna esterna con base magnetica (in dotazione) il cui uso migliora in
modo veramente considerevole la sensibilità del ricevitore rispetto all’uso
con la sola antenna incorporata.

Il sito Mio Technology conferma che su alcuni dei primi esemplari di Mio 168
erano montati dei GPS dalla sensibilità non eccezionale, per i quali
è possibile effettuare un upgrade del firmware.

Peccato che, in ogni caso, il modulo GPS non sia compatibile WAAS/EGNOS e
quindi non possa disporre della correzione differenziale d’errore. Questa
capacità, non indispensabile nell’uso veicolare con mappe stradali,
avrebbe però migliorato sensibilmente le prestazioni in contesto escursionistico.

Per quanto riguarda la batteria, una Li-Ion da 1350 mAh, all’atto pratico
assicura una soddisfacente autonomia solo se non si disattivano i vari espedienti
di risparmio energetico. In caso contrario, in condizioni di massimo utilizzo,
si può contare su 1 ora e 30 minuti circa. Questo, in considerazione
del fatto che la batteria non è sostituibile dall’utente con una
“di scorta”, pone limiti precisi alla fruibilità del sistema
fuori dall’auto.

Completa la dotazione di serie. Oltre all’antenna esterna, già
menzionata, sono presenti un cavetto caricabatterie per auto, un adattatore
di rete, cuffie, cavo USB e custodia morbida. è naturalmente fornito
anche un supporto a parabrezza.

Il sistema di fissaggio al cristallo è di una immediatezza esemplare:
tutto quello che si deve fare è ruotare una ghiera di 90 gradi.
Il software di navigazione (Mio Map, una variante del conosciuto Destinator)
è fornito preinstallato su una flash card da 256 MB; a nostro parere
eccelle più per la ricchezza del database di Punti di Interesse che per
l’ergonomia dei controlli o per l’efficacia dell’interfaccia
grafica.

Degne di nota alcune funzioni, come la particolare vista 3D “a volo d’uccello”
e il pratico sistema per configurare automaticamente porta seriale e baud rate
del ricevitore GPS.

Caratteristiche tecniche
Produttore: Mio Technology
Modello: Mio 168
Sistema operativo: Windows Mobile 2003
CPU: Intel XScale a 300 MHz
RAM: 64 MB
Flash ROM: 32 MB
Schermo: 320×240
Batteria: Ioni di litio, 1350 mAh
Connettività: IrDA
Espandibilità: 1 slot SDIO (espandibile max 1GB)
Prezzo (IVA compresa): 499 euro (con software e mappe);
399 euro (solo PDA)

Pro
– Compatto con altoparlante potente
– Ampio angolo di visione orizzontale
– Ricca dotazione

Contro
– Sensibilità GPS non eccezionale se si usa l’antenna interna
– Batteria non sostituibile e con autonomia migliorabile
– Controller a 4 vie scomodo

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