Il test del Keepod Key 2GB

Il personal computer all’interno del portafoglio.

Giugno 2009 “Il primo PC al mondo ad entrare comodamente nel
portafoglio”. Così il produttore sintetizza, non senza efficacia,
il concetto di funzionamento del Keepod Key. Il PC (virtuale) da portafoglio
è realizzato mediante la combinazione di un dispositivo di storage ultrasottile,
simile a una carta di credito e in grado di entrare, appunto, nel portafoglio,
con la tecnologia ThinApp, grazie anche a un accordo con VMWare, leader nel
settore dei virtualizzatori.
L’idea è, infatti, quella di sfruttare la tecnologia di virtualizzazione
per far girare ogni applicazione su qualsiasi computer senza dovervi installare
nulla. ThinApp virtualizza sistema operativo, registry e file system e consente
di confezionare intere applicazioni, complete di tutti i file necessari per
il funzionamento (come DLL e chiavi di registro di configurazione) sotto forma
di singoli file EXE o MSI.

Esternamente il Keepod si presenta come una tessera in materiale plastico di
54×85,6 mm e spessa 1,9 mm (poco più di una normale carta di credito).
Il peso è di soli 12 grammi. Da un angolo sporge l’originale connettore
USB a doppia faccia, che può essere inserito in entrambi i versi in una
porta USB, permettendo di utilizzare il dispositivo in molte situazioni in cui
ingombri o altre spine adiacenti sarebbero d’ostacolo rendendo impossibile
il collegamento.
Restano comunque possibili casi in cui per il collegamento alla porta USB (soprattutto
se incassata) sarà necessario utilizzare un normale cavetto di prolunga
(non fornito nella confezione). Manca un LED di segnalazione, normalmente presente
sui pen drive USB e che crediamo sarebbe risultato utile per riconoscere lo
stato di attività del dispositivo, specie al momento di scollegarlo.

Il produttore dichiara che il Keepod è resistente all’acqua e
alle alte temperature; considerata la costruzione completamente sigillata e
alquanto solida ci sembrano affermazioni condivisibili, anche se un poco generiche,
in quanto non sono esplicitamente indicati i valori massimi tollerati.
Il dispositivo è disponibile nei tagli di capacità da 2 a 16 GB.
Dal punto di vista delle prestazioni della pura funzionalità di storage,
il modello da 2 GB provato ha evidenziato (sotto HD Tune 2.55) un comportamento
tipico di una flash memory USB di buone prestazioni, con un transfer rate omogeneo
(valore medio di 16,7 MB/s) e un tempo d’accesso di 0,9 ms.
Tutto questo si traduce in un’esperienza d’uso soddisfacente; nonostante
la presenza di una breve fase iniziale, probabilmente legata all’attivazione
della virtualizzazione, segnalata da un messaggio

Loading nell’area di segnalazione di Windows, il lancio delle applicazioni
ThinApp dal KeePod avviene in un tempo paragonabile a quello delle applicazioni
lanciate in modo tradizionale; le impostazioni (per esempio i bookmark di Firefox)
rimangono naturalmente memorizzate a bordo del dispositivo, cosicché
si ha davvero l’impressione di lavorare su un proprio PC separato da quello
ospite. Naturalmente, occorre prestare attenzione a dove si salvano i dati,
poiché tutte le unità disco sono regolarmente accessibili e quindi
fra esse anche quelle residenti nel PC utilizzato; per essere certi che i dati
vengano via con sé una volta scollegato il KeePod sarà necessario
salvarli nell’unità disco corrispondente alla “parte pen
drive” del dispositivo.

Due sono infatti le unità disco che emergono nel PC dopo il collegamento
del KeePod: un CD-ROM virtuale di circa 18 MB, contenente il software ad attivazione
automatica, necessario per il funzionamento generale e per la protezione dei
dati – analogamente a quanto accade, per esempio, con alcune Internet
Key UMTS – ed un’unità disco (con il resto della capacità
totale del dispositivo) che inizialmente non è accessibile, ma che lo
diventa non appena viene immessa la password nell’apposito campo della
finestra di autenticazione. Per il resto nessuna particolare operazione è
richiesta dopo il collegamento.

Come accennato, solo dopo il login l’unità disco “secondaria”
diventa accessibile. Sul Keepod da 2GB tale unità disco ha dimensioni
di circa 1,9 GB. Sull’unità provata era presente un’apposita
cartella contenente alcuni applicativi virtualizzati a titolo d’esempio:
Firefox, Adobe Reader, Thunderbird, un instant messaging client multiformato
(Pidgin) e un player multimediale (VLC). Sebbene fossero già installate
anche sul PC usato per la prova, hanno funzionato con impostazioni completamente
indipendenti. Molto apprezzabile anche la scelta di precaricare sul dispositivo
un utile software di backup (Keepod Backup) con tanto di interfaccia amministrativa
in stile web.

I dati contenuti sul Keepod sono protetti con cifratura a livello hardware
per la massima protezione in caso di furto o smarrimento. L’algoritmo
standard utilizzato è il sicurissimo AES a 256 bit.

Pro
– Ingombro ridottissimo
– Solidità
– Resistenza ad acqua e calore
– Facilità d’uso
– Buone prestazioni

Contro
– Possibile difficoltà di collegamento a porte USB in determinate posizioni

Caratteristiche tecniche
Modello: Keepod Key 2 GB
Società: Nsec
Capacità: 4 modelli da 2 a 16 GB
Cifratura: AES 256 bit
Connettore: USB a doppia faccia
Software di virtualizzazione: VMWare ThinApp
Prezzo: da 69 a 199 euro (IVA inclusa)

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