Il tablet che piace ai CIO

I tablet non sostituiscono smartphone o laptop, ma stanno creandosi un nuovo spazio intermedio e sono sostenuti, non ostacolati, dai reparti IT. La tendenza emerge da un’indagine globale condotta da Alfresco.

Alfresco ha reso noti i risultati del sondaggio “Global Tablet in the Enterprise” del 2012, secondo cui l’adozione di dispositivi mobili e tablet è sostenuta dai reparti IT, al contrario di quanto solitamente risulta quando di parla delle difficoltà a gestire il fenomeno della consumerizzazione dell’IT. 

Dall’indagine è emerso che circa il 56% degli intervistati appartenevano all’ambiente IT. Di questi oltre il 90% ha riferito di aver utilizzato dispositivi tablet e oltre il 75% di averli usati per motivi di lavoro.
Circa il 89% ha segnalato un uso da moderato a costante per la navigazione su Web e l’82% ha riferito un uso da moderato a costante per l’e-mail. Oltre il 60% ha indicato di non utilizzare VoIp, Skype, Instant messaging e altri tipi di comunicazioni sincrone, mentre il 44% ne ha riferito un uso da scarso ad assente per il social networking, a indicare che il tablet è un dispositivo social più passivo che attivo.

Tre schermi: laptop, smartphone e tablet
Il 57% degli intervistati ha dichiarato di usare gli smartphone in contesti mobili informali, ad esempio pranzi di lavoro (solo il 34% opta, in questi casi, per i tablet) e il 51% (oltre il 43% per i tablet) nei bar. Ma i tablet superano attualmente l’uso dei PC nell’ambiente domestico (48% contro 46%), hanno la meglio nelle riunioni di lavoro (55% contro 24%) e sono assolutamente dominanti alle conferenze (59% contro 13%).
Il sondaggio dimostra allora che si sta componendo una realtà a tre schermi: i tablet non sostituiscono smartphone o laptop, ma stanno creandosi un nuovo spazio intermedio.

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