Il SIstri è troppo complicato e costoso, servono verifiche periodiche

Le chiede Rete Imprese Italia in aggiunta ai test previsti tra ottobre e dicembre con la certificazione del reale funzionamento da parte di un organo terzo e al recupero dei contributi già versati dagli imprenditori per il biennio 2010-2011.

Non si placano le critiche espresse sull’operatività del Sistema informatico di controllo della tracciabilità dei rifiuti. Sul Sistri, in questi giorni, è tornato a esprimere la propria posizione contraria il presidente di Confartigianato Giorgio Guerrini che, a nome di Rete Imprese Italia, ha nuovamente sottolineato la necessità di “una revisione profonda e strutturale del sistema”.

Da realizzare d’intesa con le organizzazioni imprenditoriali, quest’ultima punta a semplificare quadro normativo, procedure, ma anche piattaforma hardware e software in uso con un’operazione di revisione che, secondo il parere espresso, non può limitarsi ai test previsti tra ottobre e dicembre, ma richiede verifiche periodiche all’entrata in vigore del sistema.

Lo stesso che, chiamato a diventare uno strumento per contrastare le ecomafie, al click day dello scorso 11 maggio si è rivelato “inutilmente complicato e costoso per le 400mila imprese chiamate ad attuarlo” quando la richiesta era, invece, quella di escludere dall’applicazione le micro imprese, di ridurre i costi per gli imprenditori e di recuperare i contributi versati dagli imprenditori per gli anni 2010 e 2011.

Anche per questo, la richiesta di Guerrini è che a certificare l’efficacia del sistema sia un soggetto terzo indipendente. Inoltre, l’applicazione del Sistri alle micro imprese non dovrà avvenire prima del 31 dicembre 2012, “e comunque dopo aver individuato le tipologie di imprese escluse in base alla quantità o alla qualità dei rifiuti prodotti”. Quanto ai contributi già versati, la richiesta è di recuperarli destinandoli a copertura degli anni di effettivo funzionamento del Sistri.

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