Il Service Pack 2 dice no alle copie pirata di XP

Microsoft ricalca il modello di distribuzione del SP1, basato su un controllo incrociato con codici illegali. Basterà?

17 maggio 2004 Microsoft corregge le voci sulla modalità di distribuzione
del nuovo Service Pack (SP2) per Windows Xp. Inizialmente, sembrava
che il Service pack 2, che contiene una serie di correttivi alla versione originale del sistema operativo, potesse essere disponibile per tutti gli utenti di Windows Xp,
anche quelli con copie pirata. Al grido di “sicurezza a
tutti i costi”, il Sp2 poteva essere di dominio pubblico.

Microsoft ha invece corretto parzialmente il tiro affermando che il service pack 2,
prima di installarsi sulla macchina, controllerà che il codice
di attivazione
di XP non sia presente in una lista di noti codici illegali.
Se il product key si trova nella lista, non si potrà
procedere all’installazione del Service Pack 2.

L’intero processo risulta molto simile a quanto già fatto per
il precedente service pack, che alla prova dei fatti, ha portato al proliferare di copie piratate
corporate con già integrato il Service Pack 1. Basterà quindi questo
escamotage? O non era più semplice (e più efficace, quanto a
sicurezza) rendere disponibile a tutti il nuovo Sp2?

L’Sp2 è attualmente alla release candidate 1 (la RC2 è attesa per questo mese). La versione finale uscirà
probabilmente in estate e sarà un boccone da 80-250 MB scaricabile direttamente
da Internet.

Le novità saranno principalmente legate al tema della sicurezza con
l’introduzione del Windows Firewall (nuovo nome dell’Internet connection
firewall). Al contrario di Icf, il nuovo firewall è
già attivo per default e blocca automaticamente le porte come DCOM,
molte popolari fra i creatori di worm. Altre novità riguardano l’apertura
e chiusura di porte on demand (a richiesta, a seconda delle applicazioni), la
funzione di anti pop-up in Explorer e Media Player
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