Il Risiko del 4G per i carrier

Il passaggio al 4G farà modificare il modello di business per supportare nuovi servizi? Una mappa mondiale più complessa del previsto. E Skype irrompe.

Dal nostro inviato a Barcellona

Sono molte le spinte che stanno spostando i pesi sul mercato delle telecomunicazioni, chiedendo una trasformazione sia della rete, sia del modello di business. L’argomento centrale del Mobile World Congress 2010 era senz’altro Lte in generale, e in particolare il trasporto della voce.
Evoluzione o rivoluzione?
Di questo s’è parlato nell’area congressuale della rassegna catalana. Il 4G richiede investimenti ma promette un abbassamento dei costi di gestione e un miglior sfruttamento della rete, quindi va preso sul serio come dimostrano le reti già attive, anche quelle di alcune città della Scandinavia ad opera di TeliaSonera.

Apparentemente, però, c’è da stare tranquilli: “All’orizzonte non c’è nulla che possa scardinare a breve l’Ims” , ha condensato Magnus Furustam, che in Ericsson si occupa di area Core & Ims.
Non c’è dubbio che durante l’Mwc sui media la parte del leone l’abbia fatta Verizon. “Gli sms hanno avuto vero successo quando c’è stata l’indipendenza dagli operatori”, ha esordito Bill Stone di Verizon Wireless, “e lo stesso avverrà per Lte” .

C’è chi pensa che Lte debba partire solo per trasporto dati. Ma quali dati? In Si potrebbe pensare che ci si possa sostituire anche l’attuale fruizione da rete fissa. Non così la pensano tutti: in altra sala dell’evento catalano, infatti, Steven Bye (Cox) ribadiva che Lte non potrà mai veicolare il traffico della rete fissa e che il wireless 4G deve essere considerato complementare al fisso.

Gran parte dell’attenzione a Verizon è dovuta all’accordo con Skype, finora nemico degli operatori. Eppure Skype non usa Ims, bensì dei protocolli proprietari. Proprio non è una minaccia ai carrier? “No, la coesistenza è possibile” , ha completato Stone. E poiché Ims è indipendente dalla tecnologia di rete, ciò che vale per il 3G funzionerà per il 4G.
Ma anche nelle reti di prossima generazioni non si vive di solo Lte. “Noi offriamo anche WiMax a 10 Mbps che è per data mentre Lte è per smartphone e feature phone” , dettaglia Hideo Okinaka di Kddi.

I nuovi mercati stanno cambiando i device, che servono per i pagamenti, per controllare le presenze in ufficio e per entrare nell’auto, per non parlare dell’elettronica di consumo connessa ad Internet e al controllo dei consumi energetici. “E credetemi, sta arrivando il 3d”, ha aggiunto Joonho Park (Samsung), spalleggiato da Kari Sundbäck (Nokia).

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