Il rilancio di Telecolor

La storica emittente catanese ha avviato un nuovo corso, cambiando sede e sistema tecnologico, per migliorare l’efficienza e prepararsi alle nuove sfide del futuro

Ho avuto occasione di apprezzare e verificare direttamente, sul posto, come un investimento adeguato possa realmente cambiare completamente non solo l’immagine e l’operatività, ma anche lo spirito del team di lavoro all’interno di un’emittente, moltiplicandone in modo determinante il livello di entusiasmo e efficienza. Per la verità, la Tv di cui parliamo, Telecolor di Catania, usciva da una serie di esperienze non proprio stimolanti per quanti vi lavorano, dovute a una gestione per troppi anni in passivo, a una sede non adeguata e a una struttura tecnologica ormai antiquata. Il cambiamento è stato quindi percepito come una volontà dell’editore di potenziare la struttura e di realizzare un concreto cambio di indirizzo strategico. Un momento di svolta, quindi, per Telecolor, storica televisione siciliana, che ha cambiato sede e, per l’occasione, ha realizzato ex-novo tutto il sistema tecnologico, per essere in grado di rispondere alle nuove sfide, aumentare l’efficienza produttiva, migliorare la qualità e, soprattutto, ridurre i costi di gestione, che hanno rappresentato in passato il tallone d’Achille dell’emittente.

Telecolor cambia
Oggi, dopo varie vicissitudini e qualche passaggio di mano, Telecolor ha trovato un suo assetto ed è pronta ad esprimere tutto il suo potenziale e a giocare il ruolo che le spetta sul territorio siciliano. Il nuovo corso è evidenziato anche da una massiccia campagna pubblicitaria, partita a inizio anno. Arriva anche un nuovo marchio che evidenzia lo slogan: “Telecolor cambia per restare com’era”. Una chiara dichiarazione di intenti, che mira al rinnovamento nel segno della continuità. E dopo una fase di fermo delle produzioni, inevitabile, sono stati rimessi in onda i programmi più seguiti, ma allo stesso tempo se ne studiano di nuovi. La struttura prevede oggi uno studio dedicato al Tg e all’informazione e un altro dedicato all’intrattenimento. Tra i programmi già in onda: “Playa Bonita”, condotto da Cristiano Di Stefano, Ketty Ranno e Gaetano Pappalardo; “7 e mezzo”, quiz per famiglie; il settimanale “Medicina & Società”; “Indizio fatale”. Ma un ruolo di primo piano nel palinsesto è svolto dallo sport, coordinato da molti anni da Angelo Micale (altro personaggio storico importante dell’emittente), e dall’informazione, coordinata da Michela Giuffrida. Gli altri programmi sono in fase di definizione o pianificazione, per arrivare gradualmente al pieno regime produttivo. Millecanali ne ha parlato con Angela Ciancio, Presidente di Telecolor.

Da cosa è stata determinata, a suo tempo, la volontà di entrare in Telecolor?
Io avevo già avuto le mie prime esperienze nel settore editoriale. L’ingegner Rendo aveva messo sul mercato delle quote della società; ritenendo di aver acquisito esperienze utili da poter sfruttare, decisi di fare questo passo. 

Ora avete realizzato un importante sistema produttivo.
Ma come mai avete investito anche sul sistema di play-out, visto che, appoggiandovi alla Sige di Antenna Sicilia, avevate già risolto il problema?
Abbiamo deciso di riportare dentro questa parte di attività. Abbiamo valutato che questo passo ci consentiva di essere autonomi e più flessibili, oltre che di risparmiare sui costi di gestione.

In che modo vi siete avviati su questo importante progetto di rinnovamento tecnologico e del processo produttivo?
Ci siamo affidati alla Professional Show, che ci ha prospettato un progetto, che abbiamo valutato, discusso e modificato nelle parti che ritenevamo utili, per poi passare all’approvazione definitiva e allo sviluppo. E dobbiamo ringraziare Fabio Veggiato e il suo team, che ci hanno sopportato nel modo più positivo, in tutte le fasi.

Ora avete una rete che copre capillarmente tutta la Sicilia?
Sì, e voglio precisare che per l’alta frequenza ci avvaliamo dell’ormai storica e preziosa consulenza e collaborazione di Maurizio Martinelli e della Irte, che ci hanno supportato nei vari momenti, anche di armonizzazione delle reti, durante la cessione di alcuni rami d’azienda ai network per realizzare i mux digitali.

Infine, in questi giorni, avete lanciato una massiccia campagna pubblicitaria per il rilancio di Telecolor. 
Abbiamo puntato a realizzare un’ampia comunicazione per dare evidenza a questo nuovo corso, con pagine sui quotidiani, grandi affissioni e, ovviamente, Televisione. Abbiamo per l’occasione cambiato anche il marchio dell’emittente. Lo slogan che segna questo passaggio è: “Telecolor cambia per restare quella di sempre”. E mi sembra che racchiuda bene quella che è la nostra linea strategica.

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